È Max Verstappen a ribaltare i pronostici e vincere la Sprint Race del Gran Premio del Belgio, davanti alle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Una gara indirizzata sin dal primo giro quando l'olandese - sfruttando la scia sul rettlineo del Kemmel - è riuscito subito a sopravanzare l'australiano, dal quale si è poi abilmente difeso per i restanti 14 giri.
Piastri non ha mai avuto una reale possibilità di replica, sia per la volontà di evitare rischi eccessivi in ottica Mondiale (un punto guadagnato che porta a nove le lunghezze complessive di vantaggio) ma soprattutto a causa della differenza di carico aerodinamico tra RB21 e MCL39. La Red Bull ha infatti optato per un setup più scarico, consapevole che si sarebbe rivelata un'arma a doppio taglio nell'economia di gara di Verstappen; questa impostazione aerodinamica ha permesso all'olandese di difendersi nel primo settore - grazie anche ad un'ottima interpretazione in uscita dalla Source e ad un intelligente gestione della parte ibrida - che da Pouhon in avanti ha poi dovuto dare sfogo a tutto il suo talento, al fine di sopperire alla conseguente minore aderenza nelle curve veloci.
La riapertura del parco chiuso tra Sprint e qualifica offre ora alle squadre la possibilità di mettere mano all'assetto, tenendo conto che al momento le previsioni annunciano un Gran Premio bagnato. Una variabile, quella relativa al meteo, che potrebbe far insorgere nella mente di ingegneri e piloti più di qualche interrogativo.
McLaren scaricherà per trovare maggior efficienza in zona DRS? Red Bull, memore di quanto accaduto tre settimane fa a Silverstone, aumenterà il livello di carico? Si preannuncia una seconda parte di weekend ricca di incognite, anche se i primi dubbi verranno sciolti appena le vetture usciranno dai box alle 16 per il Q1. Nella giornata di domani il meteo e la strategia faranno poi il resto.
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