Leggi l'articolo completo su formula1.it

01/08/2025 22:00:00

«Down under»... ma a Budapest: Max fa l'Aston e l'Aston fa il Max


Commento di Martina Luraghi

Escludendo i top team, chi ha impressionato maggiormente in questo primo assaggio di weekend è stata senza ombra di dubbio l'Aston Martin. La squadra britannica ha infatti mostrato un buon ritmo, soprattutto per quanto riguarda il giro secco.

Bene in particolare Lance Stroll che nel pomeriggio ha firmato il quarto tempo assoluto (1:16.118), dietro solo al duo McLaren e a Charles Leclerc. Il canadese ha preceduto di 114 millesimi Fernando Alonso, capace di portarsi subito a livello del compagno di squadra nonostante un problema alla schiena che lo ha obbligato a cedere il sedile a Felipe Drugovich - che altrettanto bene si è comportato - nella prima sessione di libere.

Nel complesso la AMR25 è apparsa ben bilanciata, sintomo che gli upgrade introdotti lo scorso fine settimana a Spa stanno cominciando a dare i primi frutti. La sensazione che trapela dopo questa prima giornata all'Hungaroring è che il circuito magiaro sembra sposarsi meglio con le caratteristiche della "verdona", aspetto che lascia intendere come la squadra di Silverstone potrebbe trovarsi ad inseguire con meno affanno rispetto al solito.

Tuttavia, se sulla competitività nel time attack qualche dubbio rimane a causa di una probabile modalità motore più spinta della Power Unit Mercedes rispetto agli avversari diretti, più veritiera è sicuramente la simulazione passo gara: Stroll ha infatti girato sul piede del 22/23.5 con gomma media in uno stint di 13 giri, mentre Alonso ha percorso 8 tornate con mescola soft girando in media mezzo secondo più veloce rispetto al compagno. La sensazione è che lo spagnolo fosse - verosimilmente - in pista con qualche chilo in meno di benzina al fine di simulare l'ultima parte di una gara che, secondo Pirelli, si preannuncia a due soste.

Red Bull dispersa, il comeback stavolta non è scontato

Chi non ha invece trascorso un venerdì altrettanto sereno è Max Verstappen che, sin dal primo run in FP1, ha lamentato problemi di bilanciamento. Numerose le modifiche apportate alla sua RB21: camber, barra di torsione e convergenza, il tutto volto a migliorare l'inserimento in curva (per il suo stile di guida Max predilige un anteriore puntato, gestendo poi l'eventuale sovrasterzo); lavoro che non ha però ribaltato la situazione, con l'olandese che non è riuscito ad andare oltre la 14esima posizione in configurazione qualifica, pagando oltre un secondo dal leader Lando Norris.

La situazione non è poi migliorata nel long run, dal momento che nello stint di 7 tornate con la media il quattro volte Campione del Mondo ha inanellato una serie di crono spaventosamente incostanti. Difficile ricondurre l'instabilità dell'avantreno alla nuova ala anteriore da alto carico (dotata di una corda maggiorata nei pressi del secondo e terzo elemento), visto che anche Yuki Tsunoda - che montava la specifica precedente - ha riportato i medesimi deficit.

Here's the moment during FP2 🎥#F1 #HungarianGP pic.twitter.com/gL8acbirpP

— Formula 1 (@F1) August 1, 2025

Ad ogni modo il tempo per raddrizzare un weekend iniziato decisamente in salita c'è e se bisogna indicare un team capace di ribaltare la situazione in corsa quello è proprio la Red Bull, anche se questa volta uno stravolgimento di setup potrebbe non bastare. Scopriremo domani se il lavoro notturno al simulatore di Milton Keynes fungerà anche stavolta da salvagente in extremis.

Leggi anche: UFFICIALE - La decisione della FIA sull'ingenuità di Verstappen

Leggi anche: GP Ungheria - Analisi passo gara PL2: Leclerc eguaglia Piastri, la Ferrari sceglie bene