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03/08/2025 08:50:00

GP Ungheria-Possibili strategie: rischio pioggia, ma la Ferrari ha un incubo peggiore


Gran Premio di Marco Sassara

Leclerc e la Ferrari scattano per la prima volta in pole position quest’anno e abbiamo pensato di festeggiare con un'analisi dettagliata delle possibilità del pilota monegasco di vincere la battaglia con le vetture papaya. Guardando tutto con occhio critico però vi dobbiamo dire che se Charles ieri ha fatto l’impossibile in qualifica, in gara dovrà organizzarsi per fare un vero e proprio miracolo.

Non si tratta tanto delle performance dell’auto, vista molto competitiva già venerdì sul passo gara, ma ciò che si teme possa fare la differenza è per lo più la gestione gomma della McLaren… Sapete quella famosa frase che ogni tanto sentiamo dire agli strateghi al muretto: “Fai il contrario del pilota davanti a te”? Ecco c’è una piccola probabilità che la sentiremo dire, oggi, durante la gara. L’incubo del muretto Ferrari.

Possibili strategie – Hungaroring – 70 giri

Prima di spiegarvi il motivo, è giusto esaminare con calma la situazione. Partendo prima di tutto dai consigli che Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, ha dato alle squadre al termine delle qualifiche. I tecnici sono allarmati anche dalla possibilità che venga a piovere (gara bagnata questa mattina per la Formula 3), ma come si fa sempre in questi casi, si tende comunque a concentrarsi sugli scenari che si potranno avere sull’asciutto: La tattica più veloce sarà data dalla doppia sosta con l’utilizzo prevalente della Hard combinata alla Medium (M-H-H, ndr). La sosta singola con Medium e Hard protagoniste potrebbe essere scelta da chi, a centro gruppo, proverà ad allungare gli stint. Questo per avere una migliore gestione del degrado termico, anche se si spera in temperature nettamente più basse rispetto a quelle avute venerdì e sabato mattina”.

Fra le opzioni su due pit-stop, da non escludere quella che comprende l’utilizzo di tutte e tre le mescole, con la Soft da usare all’inizio per cercare di guadagnare qualche posizione nelle prime battute e poi, eventualmente, sfruttare la pista libera in occasione del primo pit-stop. Su questo tracciato i sorpassi non sono certo facili e l’undercut è molto efficace”, ha affermato il manager italiano alle colonne della Pirelli.

L’incubo della Ferrari

Innanzitutto possiamo dirvi che siamo piuttosto in linea con il pensiero della Pirelli in questa circostanza, anche se, come sempre con delle lievi differenze. Lo scorso anno la strategie più veloce e più usata dai team che hanno terminato in top ten, fu la M-H-M. Purtroppo però quest’anno ci ritroviamo a dirvi che Piastri, Norris, Leclerc, Hamilton, Verstappen, Russell, Antonelli, Gasly e Colapinto sono rimasti con un solo set di Medium nuove a disposizione e delle usate non c’è rimasta nessuna in buono stato.

Al che, questi piloti hanno tra le mani solo due opzioni: la prima è quella di usare un set di Medie e due set di Hard, mentre la seconda è quella di impiegare tutte e tre le mescole. Leclerc e le McLaren fanno parte di questo gruppo, ma quale sarà la loro scelta finale?

Secondo noi, escludendo ciò che possono fare le due vetture papaya, la strada più veloce vede il coinvolgimento della Medium C4 per affrontare il primo stint, discretamente lungo, superiore ai 25 giri, una parte centrale su Hard C3 per una 30ina di tornate, per poi affrontare gli ultimi 10-15 giri su gomma Soft. Togliere la C5 dall’equazione vorrebbe dire fare uno stint compreso tra i 14-20 giri su Medie e 25-28 tornate sulle Hard. Entrambe sono comunque molto vicine, considerando che senza la Soft, il pilota si ritroverebbe a poter spingere a proprio piacimento in ogni condizione.

Sono entrambe veloci, ma la Ferrari, partendo dalla pole, c’è solo una cosa che teme dal punto di vista delle strategie. Nell’ipotesi, che tutti gli appassionati del Cavallino si augurano, che Leclerc riesca a mantenere la prima posizione dopo aver percorso tutto il T1 al primo giro, quando arriverà il momento di andare ai box si spera solo di non ascoltare un team radio proveniente dalla McLaren che citi queste parole: Fai il contrario del pilota che hai davanti”. Un messaggio nemmeno troppo in codice che significa: “Lascia pure che facciano ciò che vogliono, vinceremo noi”.

Il fatto è che per quanto Leclerc possa essere competitivo, la McLaren riesce ad avere una gestione eccellente in ogni circostanza. L’undercut è davvero molto potente in Ungheria, per cui se Leclerc si dovesse fermare troppo in anticipo, alle vetture papaya, ormai ‘bruciate’, non resterebbe che cercare di allungare e magari provare anche la strada ad una sosta, soluzione abbastanza fattibile per loro e che forse risulterebbe anche vincente. Lo scorso anno solo Tsunoda decise di andare su Medium-Hard e giunse anche nono a traguardo. Se tale circostanza dovesse concretizzarsi potremmo sentire la fatidica frase che vi abbiamo enunciato prima.

Altrimenti se Leclerc dovesse provare ad allungare il primo stint per poi soffrire meno con le gomme nei run successivi, la McLaren potrebbe in tal caso decidere di giocare d’anticipo, fare l’undercut e gestire in seguito godendo di un ritmo e di una gestione di gomme migliore. L'undercut non darebbe chance in questo caso a Charles.

Il rischio per Leclerc, qualora dovesse azzeccare una buona partenza, visto anche l’ottimo ritmo del venerdì (clicca qui) potrebbero essere solo le chiamate ai box. Se i tecnici e gli strateghi dovessero indovinare il momento opportuno per il cambio gomme allora per Leclerc la vittoria potrebbe diventare anche un risultato possibile. Dovrà girare tutto come un orologio per tutti i 70 giri previsti. Non sarà semplice, ma se c’è un GP in cui Leclerc può farcela quello è proprio l’Hungaroring.

Mattinata piovosa in Ungheria

Con la gara di Formula 3 svolta sul bagnato, qualora il cielo dovesse aprirsi e dare così l'opportunità ai piloti di F1 di correre sull'asciutto, ci si ritroverà a girare su un tracciato completamente green. Questo incentiverà l'utilizzo di mescola Hard e Medium. Almeno nelle prime fasi di gara.

Foto copertina e interna: Ferrari, foto interna: Pirelli

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