La Formula 1 continua a catturare l’interesse di grandi e piccini, e tra gli appassionati non mancano volti noti della tv. Uno di questi è Gerry Scotti, storico conduttore delle prime serate di Canale 5 e grande appassionato di sport, che di recente ha parlato di Lewis Hamilton, il pluricampione del mondo che ora corre con la Ferrari.

In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Scotti ha detto la sua sulla stagione del pilota britannico, che finora è andata un po’ sotto le aspettative. Anche perché la Ferrari non sembra ai massimi livelli, e così Hamilton si è trovato spesso sotto i riflettori della critica internazionale. I media lo stanno pungolando quasi sempre, e sui social i tifosi si dividono: c’è chi continua a sostenerlo e chi invece pensa che la stampa abbia ragione. Dopo aver parlato del suo Milan, Scotti ha spostato l’attenzione sulla Formula 1, e in particolare sulla Ferrari di Maranello: "Devo fare un ragionamento come Modric: ma che senso aveva prendere Hamilton? Ora è un problema, perché lui è quello che ha rivoluzionato la Formula 1 e ha vinto più di tutti".

Il conduttore ha aggiunto commenti ancora più diretti: "Ma alla Ferrari serviva davvero? Non era meglio un giovane? Temo che anche la Formula 1 abbia le sue regole di marketing e il nome di Hamilton è ben spendibile sui cappellini". Con queste parole, Gerry Scotti ha fatto capire che la scelta di mettere Hamilton accanto a Charles Leclerc non sarebbe stata solo strategica per l’aspetto sportivo, ma anche per motivi di business e di immagine.

Parole che fanno discutere, soprattutto in un momento così delicato per la scuderia italiana, chiamata a dimostrare che la scelta di puntare sul britannico sia stata fatta non solamente per una ragione economica, ma anche sportiva. L'obiettivo del Cavallino è infatti solamente uno: tornare a vincere, e i due piloti ci proveranno senza alcun dubbio già dalla gara di oggi pomeriggio in Ungheria che vedrà scattare dalla pole position il monegasco Leclerc.

Foto copertina www.ferrari.com