In una stagione caratterizzata dal dominio tecnico della MCL39, con il Titolo Costruttori praticamente archiviato, uno dei pochi aspetti a tenere accesa l'attenzione è l'esito del Campionato Piloti. Il duello più intrigante della stagione si consuma infatti all’interno del box di Woking. Oscar Piastri e Lando Norris, separati da pochi punti, stanno interpretando una sfida ad alta intensità tecnica e psicologica, gestita finora con discreto equilibrio e rispetto reciproco, ma le cose potrebbero presto cambiare e abbiamo già visto qualche scintilla nei precedenti appuntamenti.
Intervistato da Autosport, Piastri ammette che la lotta per il campionato ha portato a piccoli aggiustamenti nel suo approccio: «È ancora troppo presto per limitarsi a fare punti. Bisogna sempre provare a vincere quando c’è l’occasione. Ora il mondiale è un affare a due e in certe gare c’è quasi un duello diretto». Un cambio di mentalità necessario quando la posta in palio è così alta.
Molto si è parlato del cosiddetto “Papaya Rules”, ma Piastri chiarisce: «In realtà è una sola regola: non dobbiamo scontrarci. È qualcosa di non detto in ogni team, ma noi ne abbiamo parlato dall’inizio dell’anno, sapendo che se la macchina fosse migliorata, ci saremmo trovati entrambi in lotta per il titolo». La filosofia è chiara: prevenire i problemi, essere trasparenti sulle modalità di gara e mantenere il focus sugli obiettivi comuni.
Il confronto con Norris è reso ancora più delicato dal fatto che, in Formula 1, ogni dettaglio può cambiare l’esito di un weekend: «Quando ti giochi il titolo con un compagno di squadra entrano in gioco strategia, pit stop e gestione dei rischi. È diverso da qualsiasi altra categoria in cui ho corso prima». Piastri sa che, pur puntando alla massima aggressività sportiva, bisogna evitare mosse che possano compromettere l’intero campionato.
Il paragone con Alain Prost, arrivato direttamente dal quattro volte campione del mondo, è accolto con orgoglio ma anche lucidità: «Lui dice che ragiono su quando fare la manovra giusta e cerco di essere intelligente in pista. Il concetto è simile: quando lotti per primo o secondo posto, la differenza è di sette punti, ma un ritiro può farti perdere 25 punti. Devi essere costante e non prendere rischi inutili».
La corsa al titolo entra nella fase calda e la McLaren si gode due piloti al top, consapevole che la gestione interna sarà decisiva. Per Piastri, l’obiettivo è chiaro: continuare a massimizzare ogni opportunità, vincere quando si può e mantenere la calma quando serve. Una ricetta semplice sulla carta, ma difficilissima da applicare quando il rivale per il mondiale si trova di fianco al tuo box e siede nella stessa riunione tecnica.
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