La Mercedes, dall'introduzione dei motori turbo ibridi nel 2014, fino al 2021 é stata la squadra dominatrice: 8 titoli costruttori e 7 titoli piloti. Tutto é stato diverso con il cambio regolamentare inizialmente previsto per il 2021, poi spostato al 2022 a causa dell'epidemia di COVID che ha impattato la stagione 2020. Un cambiamento importante che ha trasformato le auto fino a quel momento utilizzate, in vetture ad effetto suolo. A questo regolamento la Mercedes non si é mai iruscita ad adattare completamente, come dichiarato dal TP Toto Wolff.
La sua ammissione arriva in vista della revisione regolamentare del prossimo anno, per molti versi la più significativa in termini di modifiche.
Indovinare un progetto avendo a disposizione "un foglio bianco" può essere una grande opportunità ma al tempo stesso un grande rischio. Avendo colto i suoi rivali in svantaggio nel 2014, la Mercedes pensava di poterlo fare di nuovo nel 2022 con il suo controverso approccio “zero pod”, e nonostante fosse presto diventato chiaro che aveva sbagliato, il team tedesco ha insistito.
“Penso che non siamo mai stati bravi a gestire quei regolamenti (effetto suolo, ndr). Fin dall'inizio, e penso che siamo partiti piuttosto in svantaggio. E poi recuperare terreno su grandi concorrenti è molto difficile”.
Ultimamente è riuscita a recuperare un po' di terreno, ora sta lottando con la Ferrari per il secondo posto dietro alla McLaren, e molti si aspettano che la Mercedes interpreti al meglio il cambio delle regole del prossimo anno, ma il team tedesco sta ancora cercando dei punti di riferimento importanti per comprendere perché la sua vettura sembra competitiva solo su alcuni circuiti e in determinate condizioni. Motivo per cui recentemente il team ha fatto un passo indietro tornando a una sospensione posteriore più vecchia.
Ciononostante, Wolff è convinto che non sia tutto da buttare.
“Ripenserò a molti momenti salienti”, afferma.
"Sapete bene come abbiamo letteralmente dominato lo scorso anno a Silverstone, l'ultima vittoria di Lewis al Gran Premio di Gran Bretagna. Dominanti a Spa, assolutamente dominanti a Las Vegas. Sono stati momenti salienti fantastici, e quest'anno a Montreal... abbiamo avuto, a volte, una vettura vincente. Ora, per la seconda parte dell'anno, dobbiamo tornare ad avere una vettura vincente”.
È l'inconsistenza della W16 che, secondo Wolff, sta causando le difficoltà di Kimi Antonelli, il giovane italiano che ha subito un calo di forma rispetto alla fase iniziale della stagione. Questo si nota da grandi weekend da un lato, a weekend in cui niente é andato per il verso giusto, basti pensare a Imola e Monaco.
“Kimi ha un talento enorme. È veloce, è intelligente. L'ho detto fin dall'inizio, commetterà degli errori, lo sappiamo, e non lo avremmo ingaggiato se non ne fossimo stati consapevoli. Purtroppo abbiamo una vettura inaffidabile, il che rende più difficile per lui adattarsi”, ha ammesso. "Ma superare queste difficoltà fa parte del processo per diventare un campione".
“È un'esperienza di apprendimento per tutti noi. Non abbiamo mai avuto un pilota così giovane nella squadra e, in generale, la F1 non ha mai avuto un diciottenne in una squadra di punta. Stiamo tutti cercando di lavorare insieme, compresa la sua famiglia, per creare un ambiente che permetta a Kimi di dare il meglio di sé in pista”.
In definitiva, secondo Wolff, non tutto va buttutato ma analizzato per cercare di commettere il medesimo errore nel 2026.
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