In questi anni Charles Leclerc ha rappresentato l'unica luce di una Ferrari che continua a fare proclami senza portare i risultati mentre altri team come Mercedes, Red Bull e ora McLaren vincono gare e titoli mondiali. Questa é la situazione che sta vivendo Leclerc dal 2019 a oggi, e che prima di lui hanno vissuto Vettel, Raikkonen e Alonso.
Ma non é solo questo. Per tanti, forse troppi, Leclerc é anche "l'agnello scrificale", il "colpevole perfetto" quando tutto va male, perché "si dovrebbe far sentire dai membri del team", così si continua a dire. Eppure se poi si impone e sbaglia continueranno ad attaccarlo per altri motivi. Leclerc é un pilota che sta mettendo anima e cuore per cercare di riportare in alto la Ferrari e con questo non voglio assolutamente dire che se commette errori non va criticato. C'é da sempre nei suoi confronti una sorta di lente di ingrandimento per cui tutto é motivo di critica.
Il weekend sul circuito di Zandvoort é iniziato in salita con il pilota monegasco che ha definito il venerdì come il più difficile dell'intera stagione, e come dagli torto. Una Ferrari nettamente in difficoltà se si pensa a quanto visto durante l'ultima gara prima della pausa. Se qualcuno pensava che non poteva andare peggio, beh, si sbagliava.
Leclerc in qualifica ha ottenuto la sesta posizione in griglia. É stata una brutta qualifica?
La risposta che si può dare é: dipende. Perché sulla Ferrari c'è una pressione enorme, ed anche se la monoposto non può puntare alla vittoria, dovrebbe quantomeno stare davanti a scuderie come la Racing Bull, cosa che sabato non è riuscita ai piloti in Rosso. In questa situazione Leclerc, come di solito fa quando sente di non aver fatto un buon lavoro, si critica molto duramente. In questa stagione il pilota monegasco ha fatto dei giri di qualifica straordinari, in quella condizione in cui si trova a guidare ovvero l'overdriving. Questo vuol dire che può capitare che si commettano degli errori quando si sta cercando di compensare una mancanza della vettura rischiando più del dovuto.
Una fotografia potrebbe riassumere benissimo la stagione in generale e il rammarico di un pilota che sta facendo tutto quello che può per riportare la Ferrari dove merita, non riuscendoci per colpe non sue. Nella giornata di ieri, Leclerc ha fatto un ottimo sorpasso in partenza su Russell e uno a dir poco spettacolare sempre sul pilota inglese nella fase centrale della gara. Ma Leclerc, che anche per sfortuna nel turno delle soste puntava ad un concreto quarto posto, é stato poi colpito da Antonelli ed é stato costretto al ritiro.
Ciò che rimarrà sempre di questo GP é la fotografia di cui ho parlato in precedenza: Leclerc seduto su una delle colline, chiuso su sé stesso con il viso tra le gambe prima e poi con le mani che coprono completamente il viso. Questa immagine, che sarà l'emblema della sua gara, fa capire quanto lui ci tenga alla Ferrari. Va ringraziato perché lui ci sta davvero provando, contro tutto e tutti.
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