La Formula Uno è in continua trasformazione e non si sta parlando solo di regolamenti tecnici, di piloti, TP ma anche di circuiti nei quali si disputano le gare. Proprio in questo contesto, il circuito di Imola potrebbe tornare protagonista nel calendario di Formula 1 come riserva per il 2026, nel caso in cui il nuovo tracciato di Madrid non sia pronto in tempo. Nonostante l’ottimismo spagnolo, l’omologazione del Madriring resta in sospeso, alimentando le ambizioni di avere due GP in Italia.
I dubbi sulla possibilità che il circuito di Madrid sia pronto in tempo per l'evento del 2026 hanno alimentato le speranze di Imola. Lo storico tracciato italiano punta infatti a tornare ad avere un Gran Premio, ponendosi come riserva per il prossimo anno. L'incontro tenutosi a Monza durante il GP d'Italia è stato utile, nonostante le richieste avanzate da Liberty Media abbiano superato le aspettative della delegazione imolese, ovvero una cifra intorno ai 60 milioni di euro.
Il promotore della Formula 1 continua a ricevere richieste da parte di organizzatori desiderosi di ospitare un Gran Premio, il che aumenta il valore di ogni evento in lizza per uno dei 24 slot del calendario stagionale. L'aumento dell'interesse ha alzato l'asticella, con un conseguente aumento delle tariffe.
Oltre a Madrid - che pare abbia risolto tutti i problemi per essere pronta con il suo circuito entro il 2026 - anche altri circuiti come Hockenheim (Germania), Portimao (Portogallo) e Istanbul (Turchia) si sono messi in gioco per entrare o rientrare nel calendario di F1.
Risulta chiaro che la Formula 1 è diventata una categoria molto ambita grazie all'esposizione mediatica e alla serie Netflix "Drive to Survive", che garantisce una visibilità globale che pochi altri sport possono eguagliare. E con così tanta richiesta sul mercato, il prezzo è destinato inevitabilmente ad aumentare, escludendo coloro che speravano di assicurarsi un posto nel calendario anche attraverso la rotazione delle gare.
Il concetto di rotazione, che aveva guadagnato terreno nel recente passato, sembra ora svanire, così come l'idea di ospitare un Gran Premio ogni due anni al costo di 40 milioni di euro. Questi fattori stanno rendendo la situazione più complicata di quanto inizialmente previsto per la delegazione di Imola, che mira a riconquistare il Gran Premio sul suo iconico circuito.
Il punto della questione è un altro: la F1 sta prediligendo i Paesi che possono pagare una cifra importante, a discapito di tracciati che sono stati parte della storia di questo sport. Ne vale la pena?
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