Oliver Bearman ha lasciato Monza con dei punti in più sulla patente, ma non nel Mondiale piloti. Il britannico, infatti, è stato penalizzato a seguito di un sorpasso troppo audace su Carlos Sainz, e non solo ha dovuto scontare alla sosta nella classifica finale, ma ora si trova anche al limite di una squalifica: sulla sua licenza ora ha 10 punti, e il ban scatta a 12. Tra l'altro, il giovane si trova così nella stessa situazione di Kevin Magnussen lo scorso anno, quando è stato sostituito proprio dal diretto interessato nel GP del Brasile. 

Nella mente di Bearman suona il campanello di allarme di un'eventuale squalifica, ma con l'imprevedibilità delle corse (e della FIA) non si può essere abbastanza cauti. "È un peccato, adesso andrò solo all'esterno", ha detto scherzando di fronte ai media. "Non ho scelta, perché vorrei che mi venga sempre dato spazio all'interno, ma c'è sempre la possibilità che ciò non avvenga e io non posso prendermi quel rischio". 

L'inglese si è trovato in questa situazione dopo qualche piccolo pasticcio e altri errori più grossi. In particolare pesa il gesto scellerato di Silverstone, quando ha accelerato all'imbocco della pitlane in regime di bandiera rossa. Per quella mossa, i commissari gli hanno dato ben 4 punti. "Lì ho fatto qualcosa di pericoloso. Me li merito, ho incassato il colpo e vado avanti. Poi a Monza e a Monaco me ne hanno dati due, ma in quei frangenti mi sembrava di aver dato il massimo per essere in sicurezza", ha concluso poi Bearman. Il pilota perderà due punti il 2 novembre, in occasione della sua prima infrazione durante il GP del Brasile del 2024; nel mezzo, però, ci sono ancora 4 gare. 

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