La Formula 1 sta facendo diversi esperimenti da deus ex machina in questo 2025 per rendere più entusiasmanti alcune gare. In particolare, a Monaco ha introdotto la doppia sosta obbligatoria, mentre a Zandvoort ha aumentato la velocità in pitlane da 60 a 80 km/h, ancora con l'obiettivo di incoraggiare più pit-stop. Un approccio artificiale a favor di quel pubblico che vuole solo adrenalina e spettacolo, mentre si snatura anche una parte essenziale delle corse (specialmente quella nel Principato).
L'idea di regolare da fuori il carattere di un Gran Premio è in discussione da tempo, e si è parlato proprio di costringere i team a fare due soste ogni volta. Da un lato Pirelli ha sempre dato il suo benestare, ma dall'altro era la Formula 1 a frenare l'accordo: alle squadre, infatti, non piace prendersi troppi rischi non necessari, preferendo una strategia conservativa. "Il salto mescola sulla carta funziona. Poi in realtà ti rendi conto che, pur di risparmiare un pit stop, ti fanno girare la soft con i tempi della hard. È per questo che dobbiamo allargare il divario di prestazione tra una mescola e l'altra, e proporre il salto di mescola. A quel punto il delta diventa importante. E l'idea è di andare in quella direzione", ha detto Mario Isola a Motorsport Italia.
Entrambi i casi visti quest'anno, sia a Monaco come in Olanda, si sono rivelati fallimentari: all'inizio magari c'era dell'adrenalina in più, ma alla fine si è finiti nel classico trenino e nel traffico, con le Safety Car a fare da veri jolly. Di nuovo, questo accade perché i vari muretti spingono sempre per la strategia più conservativa. "La strategia è fatta tenendo conto di tre parametri: il degrado della mescola, il tempo di pit stop e il coefficiente che le squadre usano per indicare la difficoltà di sorpasso. Questo varia da pista a pista: se definisce quale differenza di prestazione ci deve essere per portare a termine un sorpasso. I team chiamano questo algoritmo Monte Carlo, e si riferisce alla pista dove superare è più difficile. Il coefficiente ovviamente favorisce la gara una sosta, cercando di non finire nel traffico dopo il pit stop", ha spiegato ancora il responsabile della Pirelli.
Non ci sono speculazioni riguardo a come si comporterà la Formula 1 a riguardo, ma possiamo immaginarci che non metterà nulla tra sè e lo spettacolo.
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