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29/09/2025 07:30:00

Alonso, dodici anni senza vincere: «Non suona bene, ma tutto si bilancia»


News di Alessio Ciancola

Probabilmente, se venisse svolto un sondaggio tra gli appassionati di Formula 1, Fernando Alonso verrebbe indicato come uno dei piloti più sfortunati della storia recente del Circus iridato. Una considerazione che, spesse volte negli ultimi hanno, ha portato lo stesso pilota spagnolo a riflettere sulla sua fortuna o meno, sulle sue scelte e sui tanti alti e bassi che hanno caratterizzato la sua carriera. Con i bassi che, nelgi ultimi anni, sono stati molti di più dei periodi positivi, tanto da portarlo a vivere oltre dieci stagioni senza vincere un GP in F1. Uno score indubbiamente ingiusto per un pilota come lui, che non rispecchia nel modo più assoluto il suo talento e la sua velocità. L'ultimo centro dell'asturiano, il 32 esimo in carriera, risale al GP di Spagna 2013.

Sfortuna?

Da allora l'ex pilota Ferrari insegue la vittoria numero 33, sempre sfuggita di mano a causa di annate caratterizzate da vetture incapaci di competere per la vittoria: la Ferrari del 2014 in netto affanno dal punto di vista del motore, la McLaren, vittima della disastrosa power unit Honda o di quella Renault nel 2018. Anni in cui Fernando ha anche vissuto una pausa dalla F1, tornando nel 2021 per sostituire Daniel Ricciardo in Alpine, lasciata poi (a causa di problemi al propulsore) in favore dell'Aston Martin dove, nel 2023, riuscì a vivere un brillante inizio di anno, reggendo il confronto con la Red Bull RB19 e centrando molti podi. Ma mai una vittoria. Un trend che ha portato Alonso ad autodefinitsi il pilota più sfortunato della F1, per poi ritrattare in seguito e sostenere che, con 418 GP, sia stato capace di bilanciare il bene e il male. Anche se, per quando riguarda la stagione attuale, l'ago della bilancia pende dal lato della sfortuna, parola di Fer.

Parla Alonso

"Fortuna, sfortuna, credo 50-50. Quando si fanno più di 400 gare, ci sono gare fortunate e sfortunate. Tutto si è compensato. Anche quando sono andato a Le Mans, la seconda, eravamo due minuti dietro al leader. Poi hanno forato, una ruota non montata e hanno dovuto fare un doppio pit stop. E ho vinto la seconda Le Mans. Una grande fortuna. Tutto si è compensato.  Credo siano passati più di 10 anni da quando ho vinto il mio ultimo GP. Non mi sembra giusto. Quest'anno ho già perso 22 punti. È un peccato non concludere le gare quando siamo a punti. Quando siamo lenti le cose vanno sempre lisce e tranquille e non otteniamo punti. Ma è così che vanno le cose, è la natura dello sport. Non chiediamo la fortuna, la fortuna normale va bene. Ci vogliono impegno e determinazione per segnare ogni punto quando la macchina riesce a segnare solo uno o due punti a GP. Perderne 22 è una cifra enorme".

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Foto copertina x.com