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29/09/2025 10:15:00

McLaren, cessione da 4 miliardi: il team passa interamente al Medio Oriente


News di Giuseppe Cianci

La McLaren cambia ufficialmente pelle. Il team di Woking è stato ceduto per una valutazione record di 4,1 miliardi di dollari, operazione confermata dal CEO Zak Brown dopo le prime indiscrezioni riportate da Bloomberg.

L’accordo, discusso già a inizio settembre, riguarda l’acquisizione di un ulteriore 30% della divisione corse da parte del fondo sovrano del Bahrain Mumtalakat e del gruppo di investimenti automobilistici CYVN Holdings, già principali azionisti del McLaren Group. Con questa mossa, i due investitori arrivano a detenere il 100% del marchio, sancendo così una nuova era per la scuderia britannica.

Brown ha commentato la cessione dicendo: "Questo è un nuovo inizio per McLaren. Lo sport cresce in ogni metrica, dalla domanda di biglietti agli sponsor. Non molto tempo fa Liberty Media ha introdotto il tetto ai costi, garantendo stabilità finanziaria e maggiore competitività in pista. È una cosa straordinaria. I tifosi sono ormai centinaia di milioni e l’interesse degli sponsor non è mai stato così alto".

Il CEO ha poi respinto le voci secondo cui la Formula 1 avrebbe già raggiunto il suo picco di crescita: "I valori nello sport hanno sempre continuato a salire. Ogni volta che c’è un accordo record, qualcuno dice che è eccessivo, ma cinque anni dopo scopri che il mercato è cresciuto ancora. Credo che la Formula 1 abbia davanti a sé un enorme margine di sviluppo. Oggi abbiamo 24 gare, ma la domanda reale è per almeno 30 Gran Premi".

A testimonianza del prestigio conquistato, Brown ha infine sottolineato la forza del brand McLaren anche fuori dalla pista dicendo: "La nostra vettura porta i loghi di marchi come Mastercard e Google. La competizione è straordinaria: lo scorso anno quattro team diversi hanno vinto almeno una gara, con sette piloti capaci di imporsi più di una volta".

Un futuro quindi a tinte mediorientali, con grandi ambizioni e una base solida per continuare la scalata ai vertici della Formula 1.

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