La bandierona americana sventola sul COTA, e il primo a vederla non può non essere che Max Verstappen, vincitore assoluto dell'intero weekend: il Leone Olandese è ormai vicino alle prede McLaren, che sono giunte come da previsione, al secondo contatto della stagione. È il momento delle valutazioni, dei pensieri più sinceri e di cosa ci ha lasciato il diciannovesimo round del calendario di Formula 1.
SuperMax si prende lo scettro e tutto il regno di Austin (10 e lode): nessuna virgola di troppo dell'olandese che costruisce un weekend da protagonista assoluto, con doppia pole e vittoria. Il gap con i due della McLaren si accorcia, e il sogno mondiale non sembra poi così lontano. Una cosa è certa, dobbiamo ringraziare di tutto l'olandese: l'unico che ci regala emozioni in questo mare di guai. Bene anche Tsunoda (8), nuovamente a punti, sintomo che la Red Bull è davvero tornata.
Lo sapevamo, era nell'aria, e d'altronde, ve lo avevo anche predetto. Il clima teso di Marina Bay è arrivato fino a Austin, scatenando il caos in curva 1 nella Sprint Race tra i due Papaya. Autore del fattaccio lo strano Piastri (5), in grossa difficoltà negli ultimi tempi. Mancanza di fiducia verso sè stesso, verso il team, o paura di Norris e Verstappen? Chi può dirlo, il ragazzo è giovane, e davvero abile. Ma è la sua prima volta che lotta per un mondiale e sul finire della stagione, l'immaturità sull'argomento sta diventando alquanto evidente.
Servo uno scossone sin dal Messico se vuole tenersi la leadership. Meno sottotono Norris (7.5), che però fatica nelle lotte con Leclerc e nemmeno riesce a vedere la possibilità di lottare con Verstappen. 0 alla McLaren, che dopo il weekend americano, dovrebbe finalmente capire che queste Papaya Rules, sarebbero da buttare nel primo cestino dei rifiuti a disposizione
Stranamente buona la Ferrari in questo weekend. Punti preziosi e performance più onerose da parte di Leclerc (9) e Hamilton (7.5), con il monegasco che si prende il sesto podio della stagione dopo una difesa da Campione su Norris. Unica nota che stona, la difesa eccessiva su Hamilton: Charles, non hai mica voluto marchiare il territorio? Ad ogni modo, lotta inutile che ha fatto perdere solo tempo ad entrambi.
Lato Mercedes, Russell (7) porta punti preziosi a casa, con performance che cambiano completamente dal sabato alla domenica. La vettura è di certo migliorata, ma le lagune e i dubbi continuano a dilagare. Il nostro povero Antonelli (5) viene preso da un impulsivo Sainz (4), e la sua gara cambia drasticamente. Peccato, probabilmente avrebbe chiuso in una potenziale sesta posizione.
Dando uno sguardo al resto della classifica, non possiamo non parlare di Hulkenberg, Alonso e Bearman, i super promossi (9). Nota al merito al giovane Ollie, il migliore tra i rookie in questo weekend, che ha dimostrato smalto, determinazione e tanta velocità. Il futuro in Rosso fa ben sperare con l'inglesino.
Chiudiamo la nostra rubirica con coloro che hanno svolto un weekend pessimo: Williams (4), con entrambi i piloti che devono azzerare questo fine settimana e puntare a dare il massimo a Mexico City, dove urge il superpotere dell'unicorno sul casco di Carlos, che è stato fin troppo precipitoso nella mossa con Antonelli. Un vero peccato, visto il buon weekend che stava costruendo, in un attimo diventato pietoso. Chiudiamo la bocciatura con il duo Alpine, Racing Bulls e il giovane Bortoleto (4) in balia delle curve del COTA. Divertente il duello tra Gasly e Colapinto, anch'esso inutile e senza senso.
Non ci resta che attendere solo pochi giorni e poi saremo in Messico, terra che nelle ultime edizioni ci ha sempre deliziato di gare entusiasmanti e lotte da urlo. Chissà a cosa assisteremo, i presupposti per una gara interessante ci sono tutti. A prestissimo con la vostra Rompipaddock.
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