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23/10/2025 08:00:00

Il caso McLaren-Palou si infiamma: tra accuse e rancori in aula arrivano due ex F1


News di Giuseppe Cianci

Lontano dalle piste, la McLaren sta attraversando un periodo tutt’altro che semplice. Nei giorni scorsi Otmar Szafnauer è stato sottoposto a un intenso interrogatorio, in qualità di uno dei due ex team principal chiamati a testimoniare davanti all’Alta Corte di Londra nel processo che vede contrapposta la scuderia britannica ad Alex Palou.

La McLaren Indy LLC ha infatti citato in giudizio il pilota spagnolo e la sua società di management, chiedendo un risarcimento di quasi 20 milioni di dollari per presunta violazione contrattuale. Palou, nell’agosto 2023, aveva deciso di non prendere parte al programma IndyCar della McLaren, sostenendo che il team avesse disatteso la promessa di offrirgli un posto in Formula 1 per la stagione 2024, promessa che, secondo il contratto, rappresentava un’opzione e non un obbligo vincolante.

Sia Palou che il CEO della McLaren Racing, Zak Brown, hanno già testimoniato davanti al giudice Picken all’inizio di ottobre. A loro poi nei giorni scorsi si sono aggiunti, come testimoni esperti, l’ex team principal di Force India, Racing Point, Aston Martin e Alpine Otmar Szafnauer, e l’ex team principal de facto della Williams Claire Williams.

Durante l'udienza Szafnauer è stato chiamato a testimoniare in difesa di Palou, mentre la Williams ha fatto lo stesso per la McLaren.

Nel controinterrogatorio condotto da Ceila Rooney per conto della McLaren, è stata messa in discussione l’imparzialità e l’indipendenza di Otmar Szafnauer come testimone esperto, alla luce dei suoi precedenti contrasti con Zak Brown e la stessa McLaren. Rooney ha infatti richiamato l’attenzione sul caso del 2020, quando la Racing Point guidata da Szafnauer subì una penalizzazione nel campionato costruttori per l’utilizzo di una parte ritenuta illegale. In quell’occasione, la McLaren di Brown aveva spinto per sanzioni ancora più severe da parte della FIA.

Durante l’udienza sono state presentate prove sotto forma di articoli di stampa, tra cui uno pubblicato da RacingNews365. Szafnauer, tuttavia, ha ribadito con fermezza che i suoi dissidi con Brown non avevano nulla di personale, ma rientravano nelle normali dinamiche competitive e commerciali della Formula 1 in un contesto particolarmente controverso.

Rooney ha poi affrontato il tema dei rapporti tra Szafnauer e Brown anche in relazione alla vicenda del 2022 riguardante il contratto di Oscar Piastri e alle successive conclusioni del Contract Recognition Board.

Rooney, che ha condotto il controinterrogatorio al posto dell'avvocato Paul Goulding KC, ha affermato: "Szafnauer aveva un rancore nei confronti di Oscar Piastri" e, essendo stato chiamato a difendere Palou, "sperava di vendicarsi" della McLaren e di Brown per la perdita del pilota australiano.

Szafnauer ha però negato tutte queste accuse, fornendo un resoconto onesto di come i team principal della F1 agiscono per difendere le loro squadre dai rivali, anche "recitando" nelle conferenze stampa ufficiali, ma rimanendo comunque cordiali e amichevoli una volta spente le telecamere.

Quando gli è stato fatto notare che non aveva menzionato l'intera portata della situazione di Piastri nella prima delle due relazioni scritte, Szafnauer ha ribattuto sottolineando che era stata riportata nella relazione congiunta dei periti, preparata con Williams, anche se separatamente.

Claire Williams, che non è più coinvolta in Formula 1 dal settembre 2020, quando la famiglia vendette il team a Dorilton Capital, è stata chiamata a testimoniare per conto della McLaren. L’ex team principal è stata controinterrogata da Hollie Higgins, che sostituiva l’avvocato capo Nick De Marco KC.

Nel suo intervento, Williams ha dichiarato di ritenere che la McLaren avesse adempiuto a tutti gli obblighi contrattuali nei confronti di Alex Palou, inclusi i diversi test TPC (Testing of Previous Cars) e le partecipazioni alle sessioni di prove libere 1. Palou, infatti, aveva preso parte alla FP1 del Gran Premio degli Stati Uniti 2022 al posto di Daniel Ricciardo. Durante il controinterrogatorio, Williams ha ribadito la sua convinzione che la McLaren avesse mantenuto le promesse fatte al pilota spagnolo.

Higgins le ha quindi chiesto come potesse esserne certa, considerando che non aveva partecipato alle trattative contrattuali, e insinuando che potesse semplicemente “ripetere la linea della McLaren”. Williams ha respinto l’accusa, affermando che tutte le informazioni su cui si basava erano di dominio pubblico e facilmente verificabili.

Richiamando la propria esperienza nella gestione dei piloti di riserva, Williams ha aggiunto che "non sarebbe contenta se un pilota del calibro di Palou venisse meno ai propri obblighi contrattuali".

Le arringhe finali del caso sono fissate per mercoledì 5 novembre, dopo di che il giudice Picken si ritirerà per esaminare le prove e formulare la sentenza.

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