La Formula 1 è da sempre spietata: solo i migliori resistono, mentre chi sbaglia rischia di sparire. In griglia ci sono i 20 piloti più forti al mondo, costretti a spingersi oltre i propri limiti per restare nella massima serie. Non a caso Andrea Stella, team principal della McLaren, ha definito l’attuale schiera di protagonisti come “la migliore generazione che abbia mai corso in questo sport”.
Dopo sette anni di dominio incontrastato di Mercedes e Lewis Hamilton, seguiti dall'era Verstappen, la Formula 1 del 2025 presenta una griglia di partenza che profuma di storia e futuro. Tre campioni del mondo – Hamilton, Verstappen e Fernando Alonso – sommano insieme 13 titoli iridati, mentre Lando Norris sembra pronto ad aggiungere il proprio nome alla lista dei grandi.
Il britannico si affianca ad altri giovani già pronti a lottare per il Titolo, come il compagno di squadra Oscar Piastri, o George Russell, soprattutto se la Mercedes riuscirà a fornirgli una monoposto competitiva, cosa che vale anche per Leclerc che in questi anni ha portato a casa prestazioni stellari ma non ha mai avuto a disposizione un mezzo realmente competitivo.
Accanto ai nomi già affermati, la nuova generazione ha già lasciato il segno: Kimi Antonelli, Gabriel Bortoleto, Ollie Bearman e Isack Hadjar hanno impressionato al debutto, con Antonelli e Hadjar capaci di salire sul podio nella loro stagione d’esordio.
La domanda sorge spontanea: è questa la migliore formazione di piloti della storia della Formula 1?
Andrea Stella, team principal della McLaren, non ha dubbi.
“Penso che ciò che vediamo in questa stagione di Formula 1, in termini di competitività, non ricordo che ci sia mai stato un gruppo di piloti così competitivo in nessun’altra stagione”.
Grazie a monoposto sempre più sicure e a carriere che si allungano, la Formula 1 vive oggi un affascinante incrocio di almeno tre generazioni di piloti. Il risultato è una sfida spettacolare che va oltre la lotta per la vittoria, trasformandosi in un confronto di stili, esperienze e ambizioni che arricchisce ogni gara.
In questa prospettiva, secondo Stella, il merito va anche al sistema delle serie minori, che ha saputo forgiare talenti pronti per la massima categoria.
“La nuova generazione di piloti è davvero molto forte, e ora ci sono sette, otto piloti che sono a livello di campionato mondiale. Probabilmente questo è dovuto al fatto che le categorie junior sono ora molto competitive. Questi ragazzi fanno karting e hanno i dati. Si allenano a un certo livello quando sono adolescenti. Questo ha reso il campo di gara estremamente competitivo, e quindi la differenza sta nell’ultimo uno per cento”.
La Formula 1 del 2025 rappresenta un crocevia unico: campioni affermati, giovani talenti e piloti in piena maturità si sfidano in una griglia che non ha eguali nella storia recente. È proprio questo intreccio di generazioni, esperienze e stili di guida a rendere ogni gara imprevedibile e appassionante.
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