L’ex patron della Formula 1 è stato raggiunto da 'Blick' per discutere, ancora una volta, del percorso che potrebbe intraprendere Christian Horner per tornare alle guida di un team, ora che il suo longevo rapporto con la Red Bull (20 anni) si è concluso nello scorso mese di luglio.
Tante ipotesi, ma poche certezze. Alcuni esponenti che frequentano il paddock lo vedrebbero bene salire sul carro di alcune squadre presenti già nel Circus, magari per aiutarle a diventare delle potenze e costruire un percorso simile a quanto già fatto a Milton Keynes. Altri invece pensano che il manager britannico abbia sia le capacità che le finanze per dare vita ad un progetto tutto suo. Ricominciare da zero, per costruire un team temuto e rispettato all’interno del più grande palcoscenico del motorsport.
Conscio delle speculazioni e tentato da un’immagine che ritraeva Bernie Ecclestone indossare una maglia dell’Aston Martin in compagnia di Christian Horner, Mr E. ha commentato con ilarità: “Sicuramente un altro team che avrei dovuto acquistare assieme a Horner. Purtroppo Adrian Newey pare abbia lasciato la Red Bull per l’Aston Martin proprio per non lavorare più con Christian, non è così?”, riporta ‘GPBlog.com’.
Risposta a dir poco piccante, alla quale il giornalista ha cercato di divincolarsi chiedendo ad Ecclestone quale fosse il team che avrebbe accolto con favore come dimora del manager britannico. La sua replica è stata ancora più audace: “Non si può escludere la Ferrari! A Maranello c’è il caos”, dal momento che ora “il presidente Elkann insulta persino i suoi piloti”.
Una personalità così forte e schietta come quella di Ecclestone non poteva certo trattare le ultime dichiarazioni di John Elkann con indifferenza. Difficile affermare anche se quest'ultimo sia un consiglio o un avvertimento per l'ex team principal della Red Bull, Christian Horner. Noi siamo più propensi ad interpretarlo nel secondo modo.
Foto copertina: Ferrari; foto interna: Red Bull Racing
Leggi anche: Nuova norma Pirelli in Qatar, la gara 2024 potrebbe essere solo un pretesto
Leggi anche: Bortoleto punta Las Vegas, mentre Wheatley posiziona l'asticella ancora più in alto
Leggi anche: Poca azione? Sono i limiti a bloccare la Formula 1
Leggi anche: Honda e Mercedes regine della F1: la storia degli ultimi 12 anni