Le seconde prove libere di Las Vegas non hanno fornito il quadro che la Red Bull avrebbe sperato di ottenere. L’interruzione della sessione a 20 minuti dal termine ha complicato in modo significativo il lavoro della squadra, lo ha spiegato chiaramente Laurent Mekies, che ha tracciato un bilancio prudente e realistico dopo la prima giornata di lavori su suolo americano.
“Difficile commentare le FP2”, ha ammesso. “La sessione è stata interrotta, quindi abbiamo avuto solo il primo run, dove miglioravamo di un secondo al giro. È davvero complicato capire dove siamo”. La pista ancora in evoluzione e lo stop forzato hanno quindi lasciato il team con pochissimi riferimenti utili. “La sessione più pulita, a livello di dati, è l’FP1. Lì abbiamo fatto il nostro lavoro e potrebbe essere necessario tornare a quella base per domani, perché dalle FP2 abbiamo raccolto davvero poco”.
Proprio nelle FP1, la Red Bull aveva mostrato segnali incoraggianti sugli short run: “Il ritmo sembrava buono”, ha spiegato Mekies. “Sui long run, invece, siamo sembrati più fragili. Poche macchine sono riuscite a completare realmente il lavoro, ma le sensazioni dei piloti restano buone”.
Mekies ha poi parlato del lavoro dei piloti e del supporto interno, con particolare attenzione a Yuki Tsunoda, da sempre in una situazione complessa: “Tutta la squadra supporta entrambi i piloti. Sappiamo quanto sia difficile essere costantemente dietro al tuo compagno. Quando riesci a ridurre il gap o mostrare un ritmo migliore è importante costruirci sopra. Yuki sta lavorando molto e la squadra lo sostiene: non è facile”.
Infine, il team principal ha voluto sottolineare il percorso di crescita della squadra, che nella seconda metà di stagione ha mostrato un notevole cambio di passo: “Questa squadra non ha mai mollato la macchina di quest’anno. L’inizio è stato difficile, ma abbiamo continuato a lavorare cercando scelte più estreme per trovare una soluzione. È vero, molte cose si sono sbloccate nella seconda metà di stagione, ma il merito è di tutte le persone a Milton Keynes che hanno lavorato senza sosta. Cambiare la gerarchia a stagione in corso non è semplice, ma il lavoro è stato eccellente”.
Un quadro fatto di cautela ma anche di fiducia, in attesa che la terza sessione di libere, stavolta si spera senza interruzioni, che possa finalmente restituire una fotografia chiara del reale potenziale della Red Bull sul tracciato di Las Vegas.
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