Futuro incerto, pressione altissima: Tsunoda gioca le sue ultime carte
20/11/2025 22:15:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Tsunoda sotto pressione arriva al finale di stagione con un peso che va oltre la pista: il suo futuro in Formula 1 è più incerto che mai. Con Red Bull pronta a scegliere un compagno diverso per Verstappen per il 2026, il pilota giapponese affronta la tripletta conclusiva sapendo che ogni giro potrebbe pesare sul proseguimento della sua carriera.

Tsunoda e l’incertezza Red Bull: “Se dicessi che non sono nervoso, mentirei”

Futuro incerto, pressione altissima: Tsunoda gioca le sue ultime carte

Il destino di Yuki Tsunoda in F1 resta in bilico. Red Bull non ha ancora annunciato chi affiancherà Verstappen per il 2026, e le decisioni previste a fine novembre sono state rimandate fino ad Abu Dhabi. Una scelta che conferma i dubbi interni sulla gestione del quarto sedile tra Racing Bulls e Red Bull ufficiale.

Secondo le voci dal paddock, Isack Hadjar sarebbe destinato alla promozione nel team principale accanto a Max Verstappen, mentre il giovane Arvid Lindblad dovrebbe scalare in Racing Bulls. A quel punto a rimanere fuori sarebbero proprio Tsunoda o Liam Lawson.

In questa situazione, il giapponese non nasconde la tensione:

“Se dicessi che non sono nervoso, mentirei”, ha ammesso a Las Vegas.

“È una situazione simile all’anno scorso o anche a due anni fa. Mi ci sono abituato: fa parte della Formula 1.”

Tsunoda, però, sa che può controllare soltanto ciò che accade in pista:

“Alla fine quelle decisioni non posso controllarle. Quello che posso controllare è dare il massimo e fare del mio meglio. Una volta indossato il casco, mi dimentico di tutto e riesco a godermi il panorama di Las Vegas.”

Tre gare decisive e un obiettivo chiaro: aiutare il team e restare competitivo

Tsunoda affronta le ultime tre gare della stagione con un compito importante: raccogliere punti per aiutare la sua squadra nella lotta costruttori. Mercedes ha guadagnato terreno dopo il Brasile, e per Racing Bulls il margine di errore è minimo.

“C'è ancora questa speranza. Farò tutto il possibile, sia per aiutare Max sia per il costruttore. Probabilmente la cosa più importante è avvicinarmi il più possibile a Max nelle qualifiche: è quello che devo fare.”

Il giapponese ha analizzato anche le recenti gare, tra opportunità mancate e buone prestazioni da capitalizzare:

“Il Messico era una gara in cui sapevamo di poter prendere punti con un pit stop perfetto. In Brasile è stata colpa mia: al primo giro ho colpito l’ala anteriore. Ma il ritmo era buono, e la cosa importante è che la squadra lo sappia.”

Consapevole che le qualifiche restano il suo punto debole, Tsunoda si mostra lucido:

“So che devo migliorare ancora un po’ in qualifica.”

Con il proprio futuro nelle mani della Red Bull, Yuki Tsunoda si prepara a un finale di stagione carico di tensione ma anche di opportunità. Le prossime tre gare saranno la sua vetrina decisiva: un’occasione per dimostrare crescita, velocità e maturità. In un momento in cui l’organizzazione deve scegliere chi merita un posto nel suo futuro, Tsunoda sa che ogni giro potrebbe fare la differenza.

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