Il controverso sistema di sviluppo tramite "gettoni" sarà abolito a partire dalla stagione 2017.
Ferrari, Renault ed in seguito anche Honda, hanno più volte richiesto alla FIA di modificare l'iniziale regolamento che a partire dal 2014 metteva a disposizione un totale di 66 token per lo sviluppo delle 42 parti che compongono la Power Unit, con progressivi "congelamenti" nello sviluppo di diverse parti e quindi riduzione dei gettoni a disposizione anno dopo anno fino al 2020.
Nel 2015 i token a disposizione delle scuderie sono stati solo 32, nel 2020 i token a disposizione sarebbero stati solo 3.
Il sistema dei token fu introdotto dalla FIA per monitorare e controllare lo sviluppo delle Power Unit in particolare al fine di ridurre i costi e favorire quindi un potenziale ingresso di altri motoristi nel circus iridato.
Unica scuderia ad opporsi al sistema dei token è stata ovviamente la Mercedes che fin dal 2014 può contare sulla migliore Power Unit del circus.
La FIA alla fine ha dovuto cedere alle pressioni dei restanti motoristi annullando la riduzione da 32 a 25 token prevista per questa stagione e, molto probabilmente, eliminando del tutto questo vincolo per la stagione 2017
L'amministratore delegato della Renault, Cyril Abiteboul ha dichiarato: "Il sistema di token è stato rimosso. Abbiamo tutti concordato di farlo perchè abbiamo tutti bisogno che le prestazioni del motore convergano. Una F1 che è dettata esclusivamente dalle prestazioni del motore non è buona per nessuno. Per eliminare la confusione del pubblico in merito alle sanzioni imposte dal sistema dei token abbiamo deciso di rimuovere semplicemente il sistema dei token. Alla Honda sarebbe piaciuto tornare in F1 senza restrizioni. Dandogli la possibilità di sviluppare la Power Unit è improbabile che sarebbero andati incontri ai problemi che hanno avuto e la McLaren avrebbe evitato di accumulare le sanzioni che le sono state assegnate.
Qualsiasi altro produttore guardando alla F1 ed al nuovo sistema ibrido sarebbe stato scoraggiato da quello che è successo alla Honda"
Se però da un lato si tenta di far convergere le prestazioni del motore dall'altro è possibile che la liberta di sviluppo potrebbe ulteriormente favorire la Mercedes che potrebbe incrementare il suo vantaggio. Ma in Formula1 i "dietrofront" regolamentari sono piuttosto frequenti ed almeno così Ferrari, Renault ed Honda non potranno più guardare al sistema dei token come unica causa del fallimento sportivo.
Per evitare una incontrollata corsa allo sviluppo saranno presto introdotti vincoli restrittivi nei budget a disposizione delle scuderie e, ad ulteriore limite, ricordiamo che recentemente tutti i motoristi (Mercedes, Ferrari, Renault ed Honda) hanno concordato una riduzione nel costo della fornitura dei motori ibridi 1.6 litri turbo fino ad un massimo di 12 milioni di sterline a stagione.