La Formula 1 ha scelto di annullare il divieto delle trasmissioni radio con effetto immediato.
La decisione è stata presa a seguito dell'incontro di Giovedi della Strategy Group a Ginevra, ricevendo il sostegno unanime del presidente della FIA Jean Todt, del patron della F1 Bernie Ecclestone e le sei squadre coinvolte - Ferrari, Mercedes, Red Bull, McLaren, Williams e Force India.
Ecclestone ha dichiarato ad Autosport: "Abbiamo deciso di aprire le comunicazioni radio di nuovo. Tutti saranno di nuovo in grado di dire quello che vogliono."
La decisione sarà immediatamente operativa a partire proprio del prossimo Gp di Germania, anche se ci saranno ancora restrizioni in vigore durante il giro di formazione ed ai piloti non potranno comunque essere passate informazioni sul punto ottimale di frizione e relativa mappatura in vista della partenza della gara.
Le restrizioni erano state introdotte dalla FIA ad inizio stagione, ed imposte in maniera più rigorosa dopo la gara in Ungheria .
In particolare il sistema è stato messo sotto accusa quando Jenson Button è stato penalizzato per la ricezione di un messaggio dalla McLaren, nonostante fosse imminente un guasto ai freni all'Hungaroring,
Tutto l'ambiente ha condannato il fatto definendolo "stupido" o "uno scherzo" suggerendo inoltre che la F1 "ha una lunga strada da percorrere prima che stia di nuovo bene" .
Anche il team principal Ferrari Maurizio Arrivabene e quello Red Bull Christian Horner hanno dichiarato che eran necessario cambiare una serie di regolamenti troppo complicati. Ecclestone ha anche dichiarato che la mancanza di traffico radio "non era buono per lo spettacolo", riferendosi ovviamente al pubblico televisivo.
Adesso il comunicato della FIA: "Su richiesta delle squadre e il detentore dei diritti commerciali, la FIA ha deciso di adottare un approccio più liberale per l'interpretazione dell'articolo 27.1 (che un pilota deve guidare da solo e senza aiuto). Con l'eccezione del periodo compreso tra l'inizio del giro di formazione e l'inizio della gara, non ci saranno limitazioni sui messaggi che le squadre inviano ai loro piloti sia via radio o a bordo pista."