Si comincia subito con una griglia a groviera, con Frentzen e Montoya costretti in fondo per problemi al cambio. La partenza avviene quindi praticamente con Ralf in pole e Michael secondo. Come al solito non ci vuole molto al ferrarista per avere ragione del timido fratellino, che dopo due curve non prova nemmeno a resistere ad un attacco in staccata. A quel punto le cose sono già praticamente fatte, con uno Schumacher in fuga e l'altro a contenere Barrichello e gli altri, quando Burti attacca Irvine verso Blanchimont, l'irlandese non ci sta stringendolo sull'erba.
A 300 all'ora e senza un alettone ed una sospensione (troppo deboli, l'ho sempre detto) è difficile sterzare e Luciano rimedia il secondo incidente spettacolare in 3 gare.
Fisichella: partenze da indemoniato e grinta lungo tutto il Gp. Cede solo nel finale, dopo aver resistito per tutto il Gp ai vari attacchi delle McLaren e Ferrari che gli riempivano gli specchietti.
Schumacher M: certo, senza gli autogoals della Williams sicuramente avrebbe dovuto competere con qualcuno pure lui, la mancanza di
Coulthard: visto il risultato del compagno e lo stato di grazia del Fisico, pare non potesse proprio fare di più.
Trulli: stava andando a prendersi un salutare arrivo a punti dietro ai soliti avversari (escludendo Fisichella) quando rompe per l'ennesima volta.
Hakkinen: in un Gp del genere, con molti colpi di scena era lecito attendersi qualcosa di più da un pilota di esperienza come lui, invece si fa notare solo per un paio di sorpassi, ma risultando molto più lento di Coulthard.
Villeneuve: il peggiore dei tre motorizzati Honda, ancora una volta non sembra motivato a sufficienza per fare la differenza.
Alesi: gara dignitosa, dietro al compagno studiandone le mosse. Nel finale cede a Barrichello dopo averlo contenuto per un terzo di gara.
Barrichello: nei momenti di tensione, sempre se di tensione si può parlare, quando si lotta per il secondo posto in un mondiale già assegnato, si rivela il solito cialtrone. Sorpreso da Fisichella al via, non porta un attacco che sia uno al pilota italiano. A cavallo dei pit stop perde due posizioni a favore di entrambe le McLaren, quindi commette un errore che lo fa scivolare indietro. Guadagna punti solo per grazia ricevuta.
Button: sbaglia la scelta dei pneumatici e ne paga pesantemente il prezzo in gara. Viene passato in pista dalle due Jordan e da Villeneuve. Tappa per qualche giro Ralf prima di lasciare la macchina alla bus stop.
Panis: compleanno amaro sin dalle qualifiche. In gara è intruppato fino al primo pit stop quando commette l'errore di scavalcare la linea bianca di uscita dei box e la sua gara finisce lì.
Verstappen: 6-7 giri di prestazioni decenti, quindi dopo il pit stop si mette a girare sui tempi di Marques.
Bernoldi: a differenza di Verstappen, non può nemmeno effettuare il primo run "dimostrativo", visto che è bloccato dietro a un Frentzen stracarico di benzina.
Heidfeld, de la Rosa: gli altri due protagonisti dell'incidente a la Source insieme a Juan Pablo.
Irvine, Burti, Alonso, Raikkonen: non hanno praticamente corso. E per Irvine e Burti un grosso spavento.
Marques: il ritmo è quello di sempre, cioè ampiamente il più lento, ma la sua gara è tribolata, tanto che deve fermarsi per tre volte consecutive ai box.
Frentzen: grande in qualifica, vede sfumare il sogno di partire dalla seconda fila per un guasto al cambio. Partendo da dietro si tocca con Montoya danneggiando fiancata e fondo piatto
Giancarlo Fisichella, con una Benetton che ad inizio anno se la vedeva con le Minardi, e che per il 2002 ha dovuto accettare uno scambio con Trulli alla Jordan, scambio che puzza molto di ultima spiaggia, si è fatto beffe della ormai bollita coppia Coulthard-Hakkinen e dell'imbarazzante clown carioca della Ferrari.
Ma è proprio così difficile svegliarsi e capire che la prima cosa che si dovrebbe chiedere ad un pilota è la velocità e non il conto in banca o la carta di identità?