09/04/2001
Lotta a tre
Articolo di Daniele Muscarella
La convulsa gara di Interlagos non ha solo sancito una sconfitta per la Ferrari, ma ha anche portato alla ribalta la BMW WilliamsF1, che si propone come sfidante dei due top-teams.
Il
week-end brasiliano e' cominciato con delle prove libere in cui
si e' assistito ad un notevole step evolutivo del team McLaren,
i cui componenti stanno dando il massimo per raggiungere gli avversari
della Ferrari; Coulthard era infatti stato il piu' rapido nelle
prime prove libere, con un vantaggio di un secondo sul pilota
che sempre piu' sta meritandosi il soprannome di "uomo del venerdi'",
Jarno Trulli, ed oltre un secondo sugli altri: naturalmente DC
aveva un serbatoio piu' scarico rispetto agli altri, primi fra
tutti Michael Schumacher e Mika Hakkinen, concentrati sull'assetto
da gara; il sabato aveva dato un responso insospettato: la BMW
WilliamsF1 aveva dominato la sessione ed aveva piazzato Juan-Pablo
Montoya in vetta alla classifica.
"Conta
solo il sabato pomeriggio" continuavano a ripetere gli uomini
in rosso ed in grigio, forse tenendo in poca considerazione il
team di Grove o forse volendo rassicurare i propri tifosi, che
cominciavano a preoccuparsi; effettivamente le qualifiche sono
state nel segno di Michael Schumacher, alla sua settima pole consecutiva,
ma anche suo fratello Ralf aveva ottenuto un'eccellente prestazione,
piazzandosi accanto al fratello; dietro, Hakkinen, Montoya, Coulthard
ed un deludente Barrichello, visibilmente in difficolta'.
Chi si aspettava una gara con MS in testa dall'inizio alla fine
e con le BMW WilliamsF1 "tappo" per gli inseguitori si sbagliava
di troppo: nella domenica brasiliana e' infatti successo di tutto!
Dopo un warm-up con delle Ferrari in gran forma, e' stato proprio
il pilota della Rossa Barrichello a fare spettacolo, fermandosi
durante il giro di schieramento per problemi all'elettronica e
vedendosi costretto ad una folle corsa (sua e dei meccanici della
Ferrari nel cambiare la pedaliera, diversa tra Schumacher e Rubinho)
per aver diritto allo start in griglia: la Ferrari di Rubens e'
uscita dai box 20 secondi prima della chiusura della pit-lane!
Allo
start, le eccellenti partenza del poleman Schumacher e di Juan-Pablo
Montoya e quelle pessime dei rispettivi compagni di squadra vengono
oscurate da una vettura grigia rimasta ferma al palo: Mika Hakkinen
si sbraccia per segnalare lo spegnimento del motore e la direzione
della gara, senza fornire spiegazioni, non fa ripartire la gara,
togliendo quindi dalla scena un sicuro protagonista.
Con una vettura in mezzo al rettilineo principale (tra l'altro
senza volante, ragion per cui il finnico della McLaren e' stato
severamente punito con una multa molto salata) l'ingresso della
Safety Car e' stata d'obbligo e, dopo un paio di giri, la competizione
e' ripartita (anche se in realta' era appena cominciata!).
Juan-Pablo
Montoya, forte dell'esperienza nella F.CART, in cui le ripartenze
dopo le bandiere gialle sono frequentissime, scatta benissimo
e, dopo aver affiancato Michael Schumacher sul rettifilo, lo sorpassa
con una manovra grintosa quando fruttuosa; poco dopo, la gioia
del team BMW WilliamsF1 si trasforma in rabbia per l'uscita di
pista di Ralf, tamponato per la seconda volta consecutiva dall'eroe
locale Rubens Barrichello (tre crash in tre gare sono veramente
inammissibili...).
Il tedesco rientrera' poi ai box per fare dei "tests" nel corso
del GP, girando su ottimi tempi e sdoppiandosi con estrema facilita',
quasi a dimostrare che in testa, al posto del colombiano Montoya,
ci sarebbe potuto (o dovuto?) essere lui.
Nel frattempo, Olivier Panis compie degli spettacolari sorpassi
con una macchina piu' leggera e si sbarazza anche delle due Jordan,
anch'esse (come la sua BAR) motorizzate Honda, e si trova alle
spalle di Coulthard, che perde il contatto con i primi.
La battaglia tra Montoya e Schumacher e' piu' che altro sui tempi,
data l'oggettiva impossibilita' di sorpassare con la BMW WilliamsF1
molto veloce sul dritto; MS va poi ai box, lasciando Juan-Pablo
in testa, che macina giri veloci e compie con una certa facilita'
i doppiaggi ai danni delle vetture nelle retrovie. Tutto sembra
andare al meglio per il colombiano fino a quando, dopo aver doppiato
la Arrows-AMT di Verstappen, l'olandese ritarda inspiegabilmente
la frenata e lo tampona, costringendolo al ritiro: senz'altro
avrebbe vinto lui, poiche' il vantaggio accumulato (oltre 30'
lo avrebbe proiettato in testa anche dopo la fermata ai box.
Cosi'
Coulthard passa in testa e compie il pit-stop: stavolta la strategia
Ferrari non e' vincente e lo scozzese torna in pista davanti a
Michael; Jarno Trulli e' terzo, seguito dal compagno Frentzen;
la pioggia che prima era molto fine comincia a diventare battente
e tutti i teams chiamano i propri piloti ai box per montare le
gomme da bagnato: la McLaren tiene invece fuori per un altro giro
Coulthard, facendogli perdere oltre 20'' - oltre che la testa
della corsa - prima di farlo fermare per il pit-stop. I tifosi
della Rossa vedono allora Schummy in testa, ma la gara brasiliana
non manca di emozionare ancora: MS va in testacoda!
Il tedesco riesce poi a ripartire, ma il vantaggio sul pilota
della McLaren e' svanito e, dopo poco, David sorpassa con estrema
facilita' Michael e guadagna molti decimi ogni giro, mentre Ralf
Schumacher, nelle retrovie, gira su tempi incredibili; da rilevare
il sorpasso di Frentzen su Trulli ai box.
Le ultime emozioni vengono dal ritiro di Frentzen - che proietta
Nick Heidfeld e la sua Sauber in zona podio -, al sorpasso di
Panis su Trulli, in netta difficolta' e da quello di Fisichella,
incredibilmente sesto, su Jean Alesi.
Le
considerazioni dopo questo week-end sono senz'altro legate ad
una McLaren galvanizzata da un assetto azzeccato e da una BMW
WilliamsF1 sempre piu' terza forza del mondiale, mentre la Ferrari
sembra aver perso ogni punto di riferimento; ad Imola, prossima
gara, arriveranno delle importanti evoluzioni aerodinamiche per
tutti i teams e gia' dopo le sessioni di tests in programma per
questa settimana saremo in grado di vedere a che punto siano le
scuderie.
Cio' che e' certo e' che questo mondiale sara' una... LOTTA A
TRE.