La convulsa gara di Interlagos non ha solo sancito una sconfitta per la Ferrari, ma ha anche portato alla ribalta la BMW WilliamsF1, che si propone come sfidante dei due top-teams.

09/04/2001 Tempo di lettura: 9 minuti
Il week-end brasiliano e' cominciato con delle prove libere in cui si e' assistito ad un notevole step evolutivo del team McLaren, i cui componenti stanno dando il massimo per raggiungere gli avversari della Ferrari; Coulthard era infatti stato il piu' rapido nelle prime prove libere, con un vantaggio di un secondo sul pilota che sempre piu' sta meritandosi il soprannome di "uomo del venerdi'", Jarno Trulli, ed oltre un secondo sugli altri: naturalmente DC aveva un serbatoio piu' scarico rispetto agli altri, primi fra tutti Michael Schumacher e Mika Hakkinen, concentrati sull'assetto da gara; il sabato aveva dato un responso insospettato: la BMW WilliamsF1 aveva dominato la sessione ed aveva piazzato Juan-Pablo Montoya in vetta alla classifica.
"Conta solo il sabato pomeriggio" continuavano a ripetere gli uomini in rosso ed in grigio, forse tenendo in poca considerazione il team di Grove o forse volendo rassicurare i propri tifosi, che cominciavano a preoccuparsi; effettivamente le qualifiche sono state nel segno di Michael Schumacher, alla sua settima pole consecutiva, ma anche suo fratello Ralf aveva ottenuto un'eccellente prestazione, piazzandosi accanto al fratello; dietro, Hakkinen, Montoya, Coulthard ed un deludente Barrichello, visibilmente in difficolta'.
Chi si aspettava una gara con MS in testa dall'inizio alla fine e con le BMW WilliamsF1 "tappo" per gli inseguitori si sbagliava di troppo: nella domenica brasiliana e' infatti successo di tutto!
Dopo un warm-up con delle Ferrari in gran forma, e' stato proprio il pilota della Rossa Barrichello a fare spettacolo, fermandosi durante il giro di schieramento per problemi all'elettronica e vedendosi costretto ad una folle corsa (sua e dei meccanici della Ferrari nel cambiare la pedaliera, diversa tra Schumacher e Rubinho) per aver diritto allo start in griglia: la Ferrari di Rubens e' uscita dai box 20 secondi prima della chiusura della pit-lane!
Allo start, le eccellenti partenza del poleman Schumacher e di Juan-Pablo Montoya e quelle pessime dei rispettivi compagni di squadra vengono oscurate da una vettura grigia rimasta ferma al palo: Mika Hakkinen si sbraccia per segnalare lo spegnimento del motore e la direzione della gara, senza fornire spiegazioni, non fa ripartire la gara, togliendo quindi dalla scena un sicuro protagonista.
Con una vettura in mezzo al rettilineo principale (tra l'altro senza volante, ragion per cui il finnico della McLaren e' stato severamente punito con una multa molto salata) l'ingresso della Safety Car e' stata d'obbligo e, dopo un paio di giri, la competizione e' ripartita (anche se in realta' era appena cominciata!).
Juan-Pablo Montoya, forte dell'esperienza nella F.CART, in cui le ripartenze dopo le bandiere gialle sono frequentissime, scatta benissimo e, dopo aver affiancato Michael Schumacher sul rettifilo, lo sorpassa con una manovra grintosa quando fruttuosa; poco dopo, la gioia del team BMW WilliamsF1 si trasforma in rabbia per l'uscita di pista di Ralf, tamponato per la seconda volta consecutiva dall'eroe locale Rubens Barrichello (tre crash in tre gare sono veramente inammissibili...).
Il tedesco rientrera' poi ai box per fare dei "tests" nel corso del GP, girando su ottimi tempi e sdoppiandosi con estrema facilita', quasi a dimostrare che in testa, al posto del colombiano Montoya, ci sarebbe potuto (o dovuto?) essere lui.
Nel frattempo, Olivier Panis compie degli spettacolari sorpassi con una macchina piu' leggera e si sbarazza anche delle due Jordan, anch'esse (come la sua BAR) motorizzate Honda, e si trova alle spalle di Coulthard, che perde il contatto con i primi.
La battaglia tra Montoya e Schumacher e' piu' che altro sui tempi, data l'oggettiva impossibilita' di sorpassare con la BMW WilliamsF1 molto veloce sul dritto; MS va poi ai box, lasciando Juan-Pablo in testa, che macina giri veloci e compie con una certa facilita' i doppiaggi ai danni delle vetture nelle retrovie. Tutto sembra andare al meglio per il colombiano fino a quando, dopo aver doppiato la Arrows-AMT di Verstappen, l'olandese ritarda inspiegabilmente la frenata e lo tampona, costringendolo al ritiro: senz'altro avrebbe vinto lui, poiche' il vantaggio accumulato (oltre 30'') lo avrebbe proiettato in testa anche dopo la fermata ai box.
Cosi' Coulthard passa in testa e compie il pit-stop: stavolta la strategia Ferrari non e' vincente e lo scozzese torna in pista davanti a Michael; Jarno Trulli e' terzo, seguito dal compagno Frentzen; la pioggia che prima era molto fine comincia a diventare battente e tutti i teams chiamano i propri piloti ai box per montare le gomme da bagnato: la McLaren tiene invece fuori per un altro giro Coulthard, facendogli perdere oltre 20'' - oltre che la testa della corsa - prima di farlo fermare per il pit-stop. I tifosi della Rossa vedono allora Schummy in testa, ma la gara brasiliana non manca di emozionare ancora: MS va in testacoda!
Il tedesco riesce poi a ripartire, ma il vantaggio sul pilota della McLaren e' svanito e, dopo poco, David sorpassa con estrema facilita' Michael e guadagna molti decimi ogni giro, mentre Ralf Schumacher, nelle retrovie, gira su tempi incredibili; da rilevare il sorpasso di Frentzen su Trulli ai box.
Le ultime emozioni vengono dal ritiro di Frentzen - che proietta Nick Heidfeld e la sua Sauber in zona podio -, al sorpasso di Panis su Trulli, in netta difficolta' e da quello di Fisichella, incredibilmente sesto, su Jean Alesi.
Le considerazioni dopo questo week-end sono senz'altro legate ad una McLaren galvanizzata da un assetto azzeccato e da una BMW WilliamsF1 sempre piu' terza forza del mondiale, mentre la Ferrari sembra aver perso ogni punto di riferimento; ad Imola, prossima gara, arriveranno delle importanti evoluzioni aerodinamiche per tutti i teams e gia' dopo le sessioni di tests in programma per questa settimana saremo in grado di vedere a che punto siano le scuderie.
Cio' che e' certo e' che questo mondiale sara' una... LOTTA A TRE.