"Conta
solo il sabato pomeriggio" continuavano a ripetere gli uomini
in rosso ed in grigio, forse tenendo in poca considerazione il
team di Grove o forse volendo rassicurare i propri tifosi, che
cominciavano a preoccuparsi; effettivamente le qualifiche sono
state nel segno di Michael Schumacher, alla sua settima pole consecutiva,
ma anche suo fratello Ralf aveva ottenuto un'eccellente prestazione,
piazzandosi accanto al fratello; dietro, Hakkinen, Montoya, Coulthard
ed un deludente Barrichello, visibilmente in difficolta'.
Allo
start, le eccellenti partenza del poleman Schumacher e di Juan-Pablo
Montoya e quelle pessime dei rispettivi compagni di squadra vengono
oscurate da una vettura grigia rimasta ferma al palo: Mika Hakkinen
si sbraccia per segnalare lo spegnimento del motore e la direzione
della gara, senza fornire spiegazioni, non fa ripartire la gara,
togliendo quindi dalla scena un sicuro protagonista.
Juan-Pablo
Montoya, forte dell'esperienza nella F.CART, in cui le ripartenze
dopo le bandiere gialle sono frequentissime, scatta benissimo
e, dopo aver affiancato Michael Schumacher sul rettifilo, lo sorpassa
con una manovra grintosa quando fruttuosa; poco dopo, la gioia
del team BMW WilliamsF1 si trasforma in rabbia per l'uscita di
pista di Ralf, tamponato per la seconda volta consecutiva dall'eroe
locale Rubens Barrichello (tre crash in tre gare sono veramente
inammissibili...).
Il tedesco rientrera' poi ai box per fare dei "tests" nel corso
del GP, girando su ottimi tempi e sdoppiandosi con estrema facilita',
quasi a dimostrare che in testa, al posto del colombiano Montoya,
ci sarebbe potuto (o dovuto?) essere lui.
Cosi'
Coulthard passa in testa e compie il pit-stop: stavolta la strategia
Ferrari non e' vincente e lo scozzese torna in pista davanti a
Michael; Jarno Trulli e' terzo, seguito dal compagno Frentzen;
la pioggia che prima era molto fine comincia a diventare battente
e tutti i teams chiamano i propri piloti ai box per montare le
gomme da bagnato: la McLaren tiene invece fuori per un altro giro
Coulthard, facendogli perdere oltre 20'' - oltre che la testa
della corsa - prima di farlo fermare per il pit-stop. I tifosi
della Rossa vedono allora Schummy in testa, ma la gara brasiliana
non manca di emozionare ancora: MS va in testacoda!
Le
considerazioni dopo questo week-end sono senz'altro legate ad
una McLaren galvanizzata da un assetto azzeccato e da una BMW
WilliamsF1 sempre piu' terza forza del mondiale, mentre la Ferrari
sembra aver perso ogni punto di riferimento; ad Imola, prossima
gara, arriveranno delle importanti evoluzioni aerodinamiche per
tutti i teams e gia' dopo le sessioni di tests in programma per
questa settimana saremo in grado di vedere a che punto siano le
scuderie.