20/03/2002
Un mondiale di gomma
Articolo di Massimo Bassini
Come una situazione che pareva assolutamente immutabile si può capovolgere nel giro di 2 settimane.
Avevamo lasciato il GP di Australia con tante considerazioni: una Ferrari ancora dominatrice; le gomme Bridgestone ancora superiori alla concorrenza; gli avversari delle rosse lontanissimi a "lamentarsi" delle vetture nuove e delle condizioni del tempo.
Con tali premesse il GP di Malaysia, feudo Ferrari fin dalla prima edizione, poteva sembrare quasi una formalità.
E invece ecco il capovolgimento di fronte.
Dopo qualifiche supercombattute dove Michael Schumacher ha ottenuto la pole anche per l'incostanza di rendimento di Montoya nel "mettere assieme" i 3 migliori settori, la gara ha visto le BMW-Williams sfruttare al meglio le gomme Michelin e dominare la gara senza rivali.
Il contatto al via tra Montoya e il campione del mondo e la successiva vergognosa e squallida decisione della FIA di penalizzare il colombiano (per cosa poi? Per lesa maestà? ndr) non hanno spostato gli equilibri di una gara dove le BMW-Williams hanno girato sistematicamente più veloci degli avversari in condizioni analoghe; in tal senso sono significative le differenze di giri più veloci con Montoya circa 6/10 più veloce di Michael Schumacher.
E adesso?
Adesso diventa più difficile fare previsioni perchè il mondiale 2002 si annuncia più che mai un "mondiale di gomma" a meno che le prestazioni della nuova Ferrari non si rivelino "miracolose".
Il rendimento delle gomme condizionerà tutte le gare: in Australia la superiorità della Bridgestone ha fatto volare la Ferrari; in Malaysia quella in gara della Michelin ha reso imprendibili le
BMW-Williams che, comunque, continuano a mostrare prestazioni motoristiche superiori a tutti i rivali.
Quello che ha "sorpreso" è stata la notevole affidabilità delle vetture di Grove, nettamente superiore a quella di Ferrari e McLaren che contano rispettivamente 2 motori a testa rotti nel weekend (rispettivamente 1 e 2 in gara).
La McLaren merita una citazione a parte: le prime 2 gare hanno mostrato una squadra in crisi; prestazioni insufficienti e affidabilità assolutamente precaria specie sul fronte motoristico; segno che i dubbi pre-mondiale forse non erano del tutto campati in aria.
Ad oggi pare che il mondiale 2002 sarà una lotta tra Ferrari e BMW-Williams con la prima ancora favorita se non altro per ragioni di esperienza ad alto livello.
Forse il tutto sarà meno noioso di quello che poteva apparire.