Honda e la Mclaren hanno goduto di un periodo di grande successo tra fine anni '80 e inizio anni '90 prima di separarsi nel 1992. Poi, le due società si sono riunite nel 2015, quando la casa motoristica giapponese è tornata in F1 per l'era ibrida. Tuttavia, la partnership si è conclusa prematuramente dopo tre stagioni deludenti, con la Honda che si è legata alla Toro Rosso (ora AlphaTauri) e alla Red Bull, e la McLaren che è passata ai motori Renault.
Sia la Honda che la McLaren hanno ammesso che la comunicazione si è sempre rivelata complicata nella loro partnership, e il boss del produttore giapponese, Masashi Yamamoto, è convinto che il troppo rispetto reciproco sia stato uno dei motivi alla base del problema. Di seguito la sua analisi.
L'analisi di Masashi Yamamoto
"A partire dai tempi della McLaren, abbiamo imparato molto da loro, ma pensiamo di avere troppo rispetto reciproco. Ecco perché abbiamo avuto forse un po' di mancanza di comunicazione e poi è stato un peccato che il progetto non sia andato bene".
Honda, come detto in precedenza, ha unito le forze prima con la Toro Rosso e poi con la Red Bull, fornendo il motore con il quale Max Verstappen ha vinto il campionato piloti di questa stagione. Ma la Honda aveva già deciso che il 2021 sarebbe stato il suo ultimo anno in F1. Nonostante il successo, Yamamoto ha affermato che un ripensamento sulla sua uscita non è mai stato preso in considerazione.
"Lasciare la F1 è stata una decisione molto importante per Honda, ed è stata per il carbon neutral e anche per i clienti di tutto il mondo. Anche se abbiamo ottenuto buoni risultati quest'anno, non abbiamo mai discusso di restare qui".
La Honda assisterà la Red Bull con il suo motore, Yamamoto ha però affermato che lo sviluppo "sarà totalmente controllato dalla Red Bull ma in conformità con la richiesta della Red Bull".
Yamamoto ha quindi concluso affermando che il primo podio di Verstappen con la Honda nella gara di apertura della stagione del 2019 ha segnato il momento migliore del ritorno in F1:
"Il momento migliore per me è il Gran Premio d'Australia nel 2019, il primo podio con la Red Bull Racing. Inoltre, ovviamente, l'Austria del 2019, la prima vittoria con la Red Bull".