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21/01/2022 16:35:00

Tsunoda: Prima di arrivare in Italia ero solo un 'pigro bastardo', è stata una buona stagione


News di Domenico D’Ausilio

La prima stagione in Formula 1 di Yuki Tsunoda con la AlphaTauri è stata costellata di alti e bassi. Ha superato Fernando Alonso nella prima gara di Formula 1 e ha raccolto punti in campionato giungendo nono. Ma poi è diventata dura per il giapponese: gli incidenti sono aumentati, il compagno di squadra Pierre Gasly è stato spesso molto più forte, battendolo sempre, tranne nell'ultima gara ad Abu Dhabi, nelle qualifiche e non sempre sono arrivati risultati significativi. Ma il pilota giapponese non ha mai evitato di ammettere i suoi errori. 
"Fino a quando mi sono trasferito in Italia, ero solo un pigro bastardo", dice scherzando. "Dopo l'allenamento, andavo direttamente a casa mia, accendevo la PlayStation e giocavo per la tutta giornata. Poi durante la settimana di gara ero sempre di fretta. Iniziavo a prepararmi solo allora e penso che fosse troppo tardi".

La crisi di Tsunoda nella prima parte di stagione

Sembrava che il giovane giapponese fosse rimasto abbagliato dal suo debutto in Formula 1 in Bahrain. Nella gara di apertura, ha concluso nono in zona punti e ha così raggiunto un obiettivo per la stagione proprio nel primo Gran Premio. Tsunoda, infatti, ammette di aver sottovalutato il compito di Formula 1. "Direi che la mia fiducia era troppo alta. Sentivo che sarebbe stato troppo facile perché in Bahrain non avevo avuto incidenti importanti o cose del genere. Avevo tutto sotto controllo". Non si è lasciato turbare nemmeno dall'incidente in qualifica a Imola. "Pensavo fosse solo sfortuna. La mia fiducia era ancora lì". Ma poi sono seguiti altri incidenti, e questi hanno gradualmente lasciato il segno su Tsunoda, che dice: "Questo ha messo a dura prova la mia fiducia. E ho capito che la F1 era molto più difficile di quanto pensassi". Stavo seguendo lo stesso approccio della F2, che è un formato completamente diverso in cui hai le prove libere e dritti alle qualifiche. Quindi provavo a spingere fin dalle prime prove libere e in F1 è difficile farlo. C'è molto rischio che tu vada contro il muro e dunque ricostruire la fiducia per la FP2. A un certo punto la mia fiducia era completamente zero. Non mi era mai successo. Quindi, ho avuto davvero difficoltà a ricostruire questa fiducia, come avevo fatto in Bahrain, ed è stata una lotta".

La svolta in Turchia

"La Turchia è stata un punto di svolta in termini di fiducia e l'approccio che ho adottato", spiega Tsunoda. "Prima ho solo cercato di non fare un grosso errore e di non andare contro il muro, ecco perché il mio ritmo era davvero lento. "Appena mi sono reso conto di avere un ritmo costantemente lento in un paio di gare, ho dovuto spingere di più perché, alla fine, i risultati e il ritmo sono le cose più importanti in F1. Ho avuto circa otto gare di fila in cui non ho avuto incidenti. E anche una delle cose che mi ha aiutato è stato cambiare il telaio dalla Turchia. Mi sono sentito molto meglio con questa macchina in termini di controllo". L'anno si è concluso con lui che si sentiva molto più a suo agio con le cose: e il miglior risultato stagionale, quarto nel GP finale di Abu Dhabi. È giusto dire che il 2021 è stato un anno di crescita per lui. "È stato un grande anno", ha detto. "Non ho mai avuto una stagione così altalenante. Non ho mai avuto una situazione del genere nella mia carriera agonistica, quindi sicuramente un grande anno per me".