Leggi l'articolo completo su formula1.it

08/02/2022 13:30:00

Dallo zero del 2021 al progetto ambizioso del 2022: la Haas è il B-team Ferrari


Articolo di Daniele Muscarella
La Formula 1 è anche questo, alleanze, collaborazioni, accordi commerciali, accordi strategici. Perché Ferrari aveva bisogno di Haas, e come Haas ha sfruttato la collaborazione con la scuderia di Maranello diventando la Ferrarina della F1

Haas sapeva fin dall'inizio che il 2021 sarebbe stato un anno difficile. E così si è dimostrato: Per la prima volta nella sua breve storia di sei anni, il team non è riuscito a segnare neanche un punto ed è affondato all'ultimo posto nel campionato costruttori.

Evento che ha fatto particolarmente clamore per una squadra che dal suo debutto aveva anche impressionato per alcuni risultati ottenuti.

La Haas ha approfittato al massimo delle regole recentemente introdotte che permettono alle squadre di acquistare alcune parti da altri team. Ha sfruttato la sua collaborazione con la Ferrari tanto quanto le regole permettevano, ed ha anche favorito qualche polemica sulle cosiddette 'B-team' anche prima di concludere al sesto e quinto posto nelle sue prime stagioni.

Alla fine della sua prima stagione, Haas era ottava nei punti. Due anni dopo è salita al quinto posto, ma negli anni successivi Haas ha perso la via. Ha lottato per tutto il 2019 con problemi a sfruttare al meglio gli pneumatici. Poi nel 2020 la power unit della Ferrari è stata surclassata dalla concorrenza e Haas ha sofferto di conseguenza, chiudendo al nono posto.

La sua situazione finanziaria era anche sempre più tesa. La perdita del suo title sponsor nel 2019 non ha aiutato, poi la pandemia ha colpito duramente. Steiner ha detto che il più grande risultato del team nel 2020 è stato semplicemente la sopravvivenza.

Sopravvivenza raggiunta anche grazie al licenziamento di Romain Grosjean e Kevin Magnussen, assumendo piloti esordienti che hanno portato fondine sponsor alla squadra, e non facendo praticamente alcun lavoro di sviluppo sull'auto 2021 oltre a quello che era strettamente necessario per renderla conforme ai regolamenti rivisti per lo scorso anno.

Mick Schumacher e Nikita Mazepin hanno fatto esperienza e faticato tantissimo nel 2021 e Haas ha regolarmente preso gli ultimi posti in qualifica. Schumacher però è migliorato nel corso dell'anno, e ha anche fatto rare incursioni in Q2, ma un arrivo a punti non è mai stata una possibilità realistica.

Preparandosi al 2022, Haas si aspetta di beneficiare dell'evoluta collaborazione con la Ferrari anche se "Il rapporto non direi che è cambiato drasticamente", ha detto Steiner la scorsa settimana, "abbiamo sempre avuto un buon rapporto".

In realtà le cose sembrano parecchio cambiate. Parte del team di progettazione della Haas si trova ora accanto alla base della Ferrari a Maranello e ha già lavorato sulle vetture della scuderia. La loro divisione tecnica è guidata da Simone Resta, un ex uomo Ferrari.

Steiner ha spiegato come è nato l'accordo e come viene fatto in conformità con le regole della FIA che regolamentano il grado di cooperazione tra le squadre. "Ora abbiamo una sede a Maranello, era conveniente. C'erano uffici disponibili a causa del limite di budget in arrivo e la Ferrari aveva già pianificato l'edificio. Così abbiamo approfittato di questo, che c'era spazio disponibile per gli uffici".


 

Il nuovo regolamento introdotto l'anno scorso, il cosiddetto budget cap, va in favore delle squadre più piccole, e Haas è la più piccola, comportava però che i anche team più grandi come la Ferrari dovevano ridurre il proprio organico, e nella Haas è stata trovata una soluzione pronta ed adeguata, una soluzione che ha anche permesso allo staff di rimanere a Maranello.

"Abbiamo circa 30-35 persone della Ferrari che si sono trasferite da noi a causa del limite di budget in F1", dice Steiner. "Ma il rapporto, la collaborazione non è cambiato in meglio o in peggio, è molto simile. È che ora abbiamo una sede dentro Maranello con un grande gruppo di persone. Abbiamo in realtà sempre avuto persone nell'ufficio della galleria del vento ma ora abbiamo due uffici a Maranello, uno nella galleria del vento e uno dove i progettisti e gli altri siedono in settimana".

Anche se i cambiamenti più evidenti del uovo regolamento tecnico del 2022 sono la nuova aerodinamica, le sospensioni semplificate e le ruote più grandi, anche altri aspetti hanno influito pesantemente sulle scuderie, tra cui l'elenco delle cosiddette "listed parts" ovvero quelle parti che devono essere progettate e sviluppate in autonomia dalle scuderie. Di conseguenza Haas non può più fare affidamento così pesantemente sulla Ferrari come era avvenuto nelle stagioni precedenti.

Ciò che rimane invariato è la strategia della Haas di ottenere il massimo disponibile da Ferrari, come Resta ha spiegato. "Dal punto di vista del perimetro di fornitura, cerchiamo di massimizzare tutte le opportunità con la Ferrari. Siamo la squadra più piccola sulla griglia, quindi per noi è importante cercare di massimizzare queste opportunità. I regolamenti sono cambiati in modo sensibile tra l'anno scorso e quest'anno con le nuove specifiche dei componenti, ecc. Quindi, naturalmente, è possibile acquistare dalla Ferrari meno cose e un perimetro leggermente diverso. Ma in sintesi stiamo cercando di prendere tutto ciò che è possibile all'interno del regolamento tecnico".

Le nuove regole dovrebbero anche ridurre il divario di prestazioni tra le squadre, anche se è improbabile che questo accada fin dall'inizio come ha osservato Resta "la quantità di libertà che il nuovo regolamento tecnico ha lasciato ai progettisti è ridotta rispetto al passato."

In Haas hanno cercato comunque di massimizzare al massimo l'opportunità del nuovo cambio regolamentare concentrando gli sforzi sul 2022 fin dall'inizio. Inoltre, avendo chiuso il 2020 in penultima posizione, le regole di handicap per le ore di progettazione aerodinamica, le hanno consentito di avere un vantaggio sul resto della griglia.

La squadra affronta il 2022 sapendo che la power unit 066/7 della Ferrari è molto migliorata. Non hanno mai usato la versione aggiornata introdotta dalla Scuderia nel Gran Premio di Russia l'anno scorso, e ulteriori sviluppi sono previsti per la nuova stagione.

Così, dopo un paio di stagioni estenuanti, Steiner crede di poter vedere un percorso di ritorno alla competitività per la sua squadra. "Non posso giudicare come la macchina si comporterà perché ovviamente non ho visto le altre macchine. Ma quello che vedo è che abbiamo avuto buone auto, per esempio nel '18 - anche il '16 e il '17, per una squadra esordiente abbiamo avuto auto abbastanza buone, e vedo solo somiglianze con quel periodo. Dico sempre che sono cautamente ottimista perché vedo questo, come Simone e il suo gruppo hanno sviluppato la macchina nell'ultimo anno, quanto duramente ci hanno lavorato e i risultati dalla galleria del vento, i miglioramenti che fanno ogni sessione. È l'unica cosa che posso confrontare e questo mi rende cautamente ottimista. Alla fine sono abbastanza felice. Abbiamo avuto due anni difficili, ma ciò che mi ha fatto andare avanti è stato effettivamente ciò che le persone hanno fatto nel '21 nell'ufficio di progettazione e nel gruppo aerodinamico".

Articolo originale su racefans.net