Le squadre di Formula1 stanno procedendo con la presentazione delle proprie vetture progettate tenendo conto dei regolamenti 2022. Delle norme pensate oltre che per agevolare i sorpassi, anche per compattare le prestazioni delle auto nella speranza di generare così un campionato più combattuto in cui possa essere difficile individuare chi abbia realmente le maggiori opportunità di vincere i Gp.
La FIA ha cercato di redigere un regolamento privo di ‘zone grigie’ in cui i tecnici potessero trovare qualcosa di innovativo e in grado di fornire loro un vantaggio sulla concorrenza. Ross Brawn, direttore generale sportivo della Federazione, ha cercato in tutti i modi assieme ai suoi uomini di impedire ogni possibile scenario, ma ovviamente nessuno può davvero riuscire a prevedere il futuro: “Non c’è alcuna garanzia che le squadre abbiano fatto qualcosa che non abbiamo previsto. Se qualcuno riuscirà ad aggirare i regolamenti tramite una particolare soluzione tecnica, sono abbastanza sicuro che questa non verrà mostrata durante i test di Barcellona. Verrà portata direttamente in campionato”.
“Tuttavia,” prosegue il dirigente britannico, “non credo comunque che accadrà. L’attuale governance è cambiata rispetto al passato. Adesso le decisioni vengono prese abbastanza rapidamente e possiamo intervenire direttamente sul regolamento con breve preavviso. Quindi, penso che non vedremo dei concetti particolarmente estremi senza essere prima informati. I team vorranno essere sicuri delle loro idee prima di portarle in pista rischiando che vengano considerate illegali. L’attuale governance offre un ottimo livello di protezione in questo senso” ha affermato secondo quanto riportato da ‘Autosport’.
L’alto dirigente della FIA dunque non prevede dei grossi rischi. Difficilmente si vedranno concetti ‘illegali’ sulle vetture. Ciononostante, altrettanto interessante è l’opinione rilasciata da Nicholas Tombazis, responsabile FIA, che dopo aver osservato da vicino alcune delle monoposto già svelate al mondo della F1 ha dichiarato: “Stiamo eseguendo dei controlli individuali sulle vetture che sono state appena presentate. Questo per tenere traccia dei loro concetti ed evitare brutte sorprese al via del campionato”.
“Abbiamo visto alcune sorprese qua e là” ha proseguito il tecnico greco. “Le auto sono più diverse di quanto ci aspettassimo in alcune aree. Credo che vedremo molta più differenziazione in questo momento dell’anno. Tuttavia, posso dire che finora non ci sono stati grossi campanelli d’allarme. Tutto ancora all'interno di quella che pensiamo sia un'interpretazione completamente equa delle regole. Non abbiamo visto nulla dell'equivalente di un doppio diffusore (Brown Gp 2009, ndr), o qualcosa del genere".
Continuando poi nell’intervista riportat su 'Autosport', a concludere, Tombazis ha poi spiegato più nel dettaglio le modalità con cui vengono svolte queste prime verifiche: “Procediamo individualmente con ogni monoposto esaminandola nella sua completezza, dalla punta del muso anteriore fino all’estremità posteriore. Controlli che prevedono un’intensa attività di circa cinque o sei ore a vettura. Non ci concentriamo su una singola area, ma controlliamo davvero che ogni aspetto normativo sia stato adeguatamente rispettato".
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