Il fenomeno del porpoising ha colpito a sorpresa più o meno tutti i team di Formula1, tra cui la Ferrari, con Mattia Binotto che è stato il primo a spiegarne gli effetti fastidiosi per le vetture. Perchè l'imprevisto è emerso soltanto nel secondo giorno di test a Barcellona? La risposta sta nel fatto che la ricerca aerodinamica è vincolata da norme rigidissime, le quali limitano il lavoro in galleria del vento. Il soffio dell’aria può essere al massimo di 50 m/s, cioè a una velocità di 180 km/h. Si tratta di un valore troppo basso per scatenare il porpoising nel wind tunnel per cui il fenomeno non si è manifestato nella sua piena evidenza.
Tuttavia, come riporta Motorsport.com, la Scuderia di Maranello ha già preso le necessarie contromisure per cercare di risolvere il problema. Di seguito i dettagli.
Ecco l'analisi di Motorsport.com (qui la versione completa), che spiega come la Ferrari avrebbe pensato di risolvere il fenomeno del porpoising:
"Le squadre hanno cercato di intervenire in due modi: alzando la monoposto dall’asfalto (ci sono macchine che viaggiano 30 mm sopra il valore previsto) o “scaricando” il fondo con delle aperture. Nel primo caso la perdita di carico diventa troppo importante e impatta fortemente sulle prestazioni, mentre nel secondo si perde un po’ di efficienza aerodinamica, ma l’impatto sul tempo al giro diventa meno devastante. Non deve sorprendere, quindi, se i fondi “puliti” che sono arrivati a Barcellona sono stati aperti da fessure, tagli e incavi per cercare di limitare il saltellamento. La Ferrari da questa mattina ha montato un fondo di nuovo disegno che è stato rivisto davanti alla ruota posteriore: mostra un’apertura tonda sotto alla quale è comparso un flap ricurvo e davanti e dietro all’apertura sono cambiate le forme del bordo d’uscita. I tecnici del Cavallino hanno provveduto anche a posizionare dei “mirini” per misurare con una telecamera quali solo le flessioni del fondo che possono contribuire a scatenare il porpoising. Non si tratta di modifiche che sono state realizzate in autodromo, ma c’è stata l’introduzione di una soluzione nuova che, forse, anticipa dei concetti che si dovevano vedere nei test in Bahrain".
Sarà la soluzione definitiva?
Foto: Twitter Scuderia Ferrari