Per tutti i tifosi della massima serie del motorsport, l’inverno è la parte più triste dell’anno. Non c’è azione e si parla poco di Formula 1. Quest’anno oltre alla noia convenzionale ci si è ritrovati oltretutto a ritornare sempre sugli stessi argomenti: finale di Abu Dhabi, Michael Masi e il silenzio social di Lewis Hamilton che aveva innescato anche una lieve possibilità che il britannico decidesse anche di ritirarsi.
Un’ipotesi sulla quale, a circa un mese dal ritorno di Lewis sulla scena mondiale, l’alto consulente Red Bull ha voluto esprimere una propria opinione: “Era chiaro che Hamilton non si sarebbe ritirato. Non c’era movimento attorno al mercato piloti” ha all’emittente tedesca ‘RTL’. “Se Hamilton avesse informato Mercedes di una sua resa si sarebbe sicuramente mosso qualcosa. Avrebbero dovuto iniziare a cercare un sostituto e infatti non è stato questo il caso”.
Per il Dr Helmut Marko c’è solo una spiegazione per il silenzio in cui il sette volte campione del mondo si era rinchiuso. Lewis voleva che Masi venisse messo da parte dopo gli errori commessi durante l’ultima gara di Abu Dhabi. Una tattica che a quanto pare ha funzionato: “Attraverso il suo silenzio voleva solo mostrare la sua insoddisfazione per la situazione creatasi a causa delle decisioni prese dall’ingresso della Safety Car. Parte di quel comportamento ha determinato anche la rimozione di Masi dal suo ruolo. Michael è stato sacrificato per questo".
Lewis Hamilton, Mercedes, stagione2022 (foto: Mercedes)
"Non credo sia giusto” ha affermato in conclusione l’ex pilota austriaco. “Si sarebbe dovuto valutare tutto il lavoro svolto negli ultimi anni e non un singolo episodio. Se Masi avesse avuto tutti i mezzi che lo staff della direzione gara avrà a disposizione a partire da questa stagione tutto ciò non sarebbe accaduto. Sarebbe stato tutto più facile per lui con un consigliere e un arbitro virtuale (una sorta di ‘VAR’) al proprio fianco”.
Foto: Red Bull