Dopo la spiegazione fornitaci da Leclerc sulle sensazioni vissute dai piloti al volante di vetture ‘’vittime’’ dell’effetto porpoising (leggi qui) andiamo a conoscere anche il pensiero di chi si ritrova invece dal lato dei tecnici e cercherà di risolvere il problema. Ma innanzitutto...
Lo ha provato ad illustrare James Key, direttore tecnico McLaren, in un’intervista rilasciata a ‘Motosport.com’: "Penso ci siano diversi fattori da dover tenere in considerazione. Soprattutto la combinazione data dall’assetto e dall’aerodinamica. Ciò che abbiamo scoperto è che può innescarsi più facilmente in particolari condizioni.”
“Sono sicuro comunque che si tratta di qualcosa che tutti affronteranno e supereranno” ha proseguito fiducioso. “Credo che si riusciranno a trovare delle soluzioni alternative lavorando tra set-up e sviluppo aerodinamico. Presto saremo in grado di gestirlo.”
James Key, direttore tecnico McLaren (foto: McLaren)
Anche il pilota della Ferrari, Charles Leclerc si aspetta che gli ingegneri di Formula 1 sapranno venire presto a capo della situazione (leggi qui), ma quanto tempo occorrerà esattamente alle più grandi menti del motorsport per trovare una soluzione? James Key ha risposto anche a questa domanda: “Non credo ci riusciremo comunque prima di cinque o sei gare. Sicuramente, le squadre che riusciranno a controllarlo meglio all’inizio, avranno un vantaggio, una maggiore flessibilità” ha concluso il tecnico britannico.
Foto: Ferrari