Nel corso della lunga chiacchierata concessa alla stampa italiana (qui la prima parte), Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ha parlato anche del nuovo gruppo di lavoro della FIA, della F1-75, della coppia di piloti della Rossa e delle aspettative per la stagione 2022.
Di seguito un estratto dell'intervista riportata da Motorsport.com.
Ecco quanto dichiarato dal boss del team di Maranello:
Sul nuovo gruppo di lavoro FIA
"Il nuovo presidente lo conosco personalmente da tempo, è una persona con cui ho avuto modo di confrontarmi in passato, è nel mondo del Motorsport da tempo ed è conosciuto nel paddock, oggi ha un ruolo nuovo ma non è nuovo nel nostro mondo. Una delle persone che sarà stabilmente nella direzione delle gare era li già con Michael Masi, quindi lo conosciamo già. Anche il direttore F1, Peter Bayer è ben conosciuto, diciamo che ci sono state delle variazioni, ma non siamo di fronte a persone che non conosciamo o non conoscono il nostro ambiente".
Sulla F1-75
"È una macchina che si sta comportando bene in tante aree, compresa la power unit. Le macchine con effetto suolo sono molto performanti nelle curve veloci, mentre nelle curve lente si potrà apprezzare la differenza tra le varie monoposto. A Barcellona abbiamo visto nel terzo settore che la nostra è una buona macchina. Lo sono anche altre, credo che sia molto forte la Red Bull e magari saremo sorpresi dalla Mercedes, ma per ora la nostra vettura nelle curve lente si comporta bene".
Sulla soluzioni della Ferrari
"Quando inizi un progetto parti dal concetto generale: passo vettura, layout radiatori, le sospensioni, sono i primi punti fermi. Ci siamo concessi il tempo di spaziare su questi concetti per trovare il miglior compromesso, e per quelle che sono le nostre conoscenze e sulla base dei nostri test, quella che abbiamo scelto è la soluzione migliore. Ribadisco: l’effetto suolo è la parte predominante nella prestazione aerodinamica di queste vetture, la parte superiore non è determinante, per quello penso che poi convergeremo tutti. Perché la parte determinante, che è il fondo, è quasi identica per tutti perché è molto prescrittiva. Poiché il fondo garantisce l’80-90% delle prestazioni, il resto influisce per gli ultimi decimi".
Sul problema bloccaggio in frenata
"È inevitabile con questo tipo di macchine, rigide e basse. Lo sapevamo e ci siamo preparati con soluzioni di setup per cercare almeno di mitigare e lo stiamo facendo abbastanza bene. Se ci siamo preparati più degli altri sulle gomme non lo so, ci siamo concentrati per fare il meglio ed essere pronti non solo alla prima gara, ma anche alle successive".
Sulla stagione 2022
"C’è sempre un po' di apprensione prima di scendere in pista. Veniamo da stagioni difficili, questo è un gruppo che ha voglia di riscatto, un gruppo su cui non ho mai avuto dubbi e anche se è ancora presto per giudizi definitivi credo che abbiamo una buona macchina. Oggi sono più tranquillo, l’apprensione dei primi giri di pista l’abbiamo superata, ora rimane quella del confronto nel primo weekend di gara. È un’apprensione che si sta trasformando in voglia di risultato, di fare bene e di ottenere quello che pensiamo possa essere alla nostra portata. Mi aspetto un mondiale con cambiamenti di valori in campo? Credo che le prestazioni prima o poi convergeranno, più prima che poi. Penso che questo regolamento stia centrando gli obiettivi che si era preposto, ovvero ridurre le differenze tra i top team e le squadre di metà classifica. Un altro obiettivo era quello di facilitare i sorpassi e abbiamo visto nei test che le cose sono migliorate, quindi in generale mi aspetto più spettacolo con più team che potranno essere nella posizione di vincere delle gare".
Su Sainz e Leclerc
"Chi ha avuto più facilità di apprendimento? Le macchine sono molto rigide e basse, una caratteristica che abbiamo visto in F2 e che Charles ha avuto modo di guidare, quindi penso che lui abbia avuto più facilità di adattamento perché somigliava ad un prodotto che conosceva. Ciò detto, io penso che i piloti che ci sono in F1, non solo i nostri, siano ad un livello tale da permettergli un adattamento è molto veloce. A fine test non ho visto difficoltà nell’uno o nell’altro, si sono adattati entrambi molto velocemente, ma penso valga anche per le altre squadre. Il livello in griglia è molto alto, sia tra chi ha già vinto che tra i più giovani".
Sugli obiettivi della Ferrari per la stagione 2022
"Firmo per il secondo posto? No, la nostra ambizione è poter competere, vogliamo poter lottare ad ogni gara e quindi in partenza non firmo per un secondo posto. Non ho la presunzione di dire che non sarebbe un risultato soddisfacente, ma ho l’ambizione di andare in gara per vincere".
Foto copertina Twitter Ferrari, Foto interna Sito Ferrari
LE ALTRE DICHIARAZIONI DI MATTIA BINOTTO (PORPOISING, MERCEDES W13, ECC...)