Leggi l'articolo completo su formula1.it

24/03/2022 13:45:00

Power unit, Ferrari ha usato mappature più conservative in Bahrain: allarme o vantaggio?


News di Marco Sassara

Se si andassero ad interpretare soltanto i numeri e i dati emersi dal primo Gp della stagione, si avrebbe l’immagine di una F1-75 estremamente veloce, vincente e affidabile. La pole conquistata da Leclerc non mente, come la doppietta ottenuta anche se arrivata grazie al doppio ritiro Red Bull. Episodio che se non fosse accaduto avrebbe portato la Ferrari ad ottenere comunque almeno un primo e terzo posto (senza tralasciare il fatto che dall’ingresso della Safety Car, Carlos Sainz aveva iniziato un acceso duello con la RB18 di Max).

Ferrari ha corso con mappature più conservative in Bahrain

Al termine della gara era poi sopraggiunta una notizia: Ferrari ha corso con delle mappature più conservative per evitare di insorgere in problemi di affidabilità. Un’indicazione poi ulteriormente sviluppata in un articolo del ‘Corriere dello Sport’ incentrato proprio sui progressi fatti a Maranello sulla power unit durante l’inverno: “Il team ha incentrato molto del suo lavoro sul nuovo carburante, passato dal 5,5% di composti sostenibili al 10% di etanolo. Ciò ha determinato una flessione in termini di potenza motore, con i costruttori che hanno fatto di tutto purché questa fosse ridotta al minimo valore possibile”.

“La power unit del Cavallino è apparsa in un buon stato di forma in Bahrain. Soprattutto in termini di accelerazione. Un ottimo segnale dal momento che lo sviluppo delle power unit resterà bloccato fino al 2025. L’altro aspetto positivo per la Ferrari secondo la nota testata italiana, “è che i motori non hanno girato a pieno regime nel corso della prima gara. A Maranello hanno preferito non rischiare andando ad utilizzare una mappatura piuttosto conservativa. Si sono assicurati di portare a termine la gara e hanno condotto un importante test riguardo all’affidabilità. Con gradualità la Ferrari andrà via via ad usufruire di una sempre crescente potenza motore”.

Girare con mappature più conservative è davvero un aspetto positivo?

Certo, se ci si sofferma a guardare le prestazioni è ovvio che la risposta sia . Ottenere pole e doppietta senza ricorrere al massimo della potenza erogabile lascia intendere che qualora il team riterrà opportuno attingere a tutta la Cavalleria a disposizione, i distacchi dagli altri team, Red Bull inclusa, aumenteranno. Purtroppo però c’è un altro aspetto da tenere in considerazione: l’affidabilità.

Aver fatto ricorso a questo tipo di strategia significa che il team non si sente sicuro al 100% del proprio prodotto e infatti, secondo quanto riporta il ‘Corriere dello Sport’, a Maranello si potrebbe decidere di ricorrere alla seconda unità molto presto rispetto a quella che dovrebbe essere la tabella di marcia (3 power unit a disposizione per 23 Gp, comportano un chilometraggio medio di 7/8 Gp a unità): Ferrari andrà ad utilizzare piuttosto in anticipo il secondo motore. Probabilmente dopo il quarto o quinto appuntamento stagionale. Se l’affidabilità darà dei migliori riscontri è chiaro che tutti i piloti (Ferrari e clienti) cercheranno rapidamente di usufruire dell’upgrade.” Ovviamente si tratterà di un aggiornamento finalizzato soltanto ad incrementare l’affidabilità dell’unità motrice. Per quanto riguarda le prestazioni, queste resteranno invariate fino al 2025.

Circa 3 Gp di scarto dallo scenario ideale che potrebbero fare una grande differenza a fine stagione. Montare una 4° o 5° unità e incorrere in penalità non è certo la fine del mondo se si può contare su un consistente gap prestazionale. Per il momento le indicazioni che emergono del box Ferrari sono molto positive, ma Mercedes, ad esempio, continua a ad insistere che non ci sono dei divari così significativi tra i vari motori di F1. Quindi, che la Ferrari possa avere un significativo vantaggio sulla concorrenza, almeno per quanto riguarda l'aspetto delle power unit, resta ancora tutto da verificare.

Foto: Ferrari