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28/03/2022 15:40:00

Mai più GP in Arabia Saudita? I piloti a colloquio con i boss della F1


News di Daniele Muscarella

Il Gran Premio dell'Arabia Saudita è andato avanti nonostante un attacco missilistico su un impianto petrolifero nelle vicinanze

I piloti di Formula 1 si incontreranno presto con i responsabili della competizione a seguito delle preoccupazioni sorte durante il Gran Premio dell'Arabia Saudita nel fine settimana.

La gara è andata avanti all'ombra dell'attacco missilistico, rivendicato dai ribelli Houthi, su un impianto petrolifero a meno di 20 chilometri dal circuito di Jeddah durante la sessione di prove del venerdì.

Dopo una riunione di quattro ore svoltasi venerdì sera tra piloti e organizzatori per discutere di quanto stava accadendo alla fine è stato deciso per far svolgere il Gran Premio continuando come previsto, anche se diversi piloti hanno espresso la loro riluttanza ad andare avanti in quelle circostanze.

Gli organizzatori della Formula 1 hanno assicurato tutti i protagonisti che saranno presentati ulteriori dettagli su quanto accaduto, promettendo che non si sarebbe semplicemente passati alla prossima gara senza esaminare gli eventi di Jeddah in modo più dettagliato.

L'amministratore delegato della F1 Stefano Domenicali e il direttore tecnico Ross Brawn, più i capi squadra delle scuderie hanno partecipato ed hanno parlato con i piloti in diverse occasioni durante la lunga riunione di venerdì.

Il team principal della Mercedes Toto Wolff ha però ribadito che né lui né i suoi colleghi avevano tentato di fare pressione sui piloti quando hanno parlato alla riunione.

"Non c'è stato alcun braccio di ferro da parte nostra, ci sono state buone discussioni", ha detto Wolff dopo la gara, vinta alla fine da Max Verstappen dopo un duello emozionante con il pilota Ferrari Charles Leclerc.

"Quando i team principal hanno parlato con i piloti, penso che ciò di cui abbiamo parlato aveva senso e non è stata fatta alcuna pressione, ma forse questo è stato percepito in modo diverso. Alla fine, lo show e lo spettacolo sono stati incredibili e ciò che abbiamo consegnato come sport è stato grande e questo è ciò che lo sport dovrebbe fare".

Nonostante questo sul Circus sono piovute non poche critiche, accusata di preferire gli affari alla moralità. Inoltre gli stessi piloti hanno preteso importanti risposte, facendo intendere che il GP d'Arabia Saudita potrebbe scomparire dai prossimi calendari.

L'inclusione dell'Arabia Saudita nel calendario della Formula 1 è stata a dire il vero molto controversa da quando è apparsa per la prima volta nel 2021 a causa del ben noto problema che vede il Paese non in linea con i diritti umani.

L'attacco missilistico di venerdì ha aumentato le preoccupazioni sulla sicurezza dell'evento e anche se il resto del Gran Premio è trascorso senza incidenti, ci sono ancora domande a cui i piloti vogliono risposte.

"Abbiamo avuto un sacco di garanzie che, naturalmente, saremmo stati al sicuro, ma penso che dopo questo fine settimana, insieme a tutti i piloti, parleremo con la F1 e naturalmente anche i capi squadra per vedere cosa succederà in futuro", ha detto il vincitore della gara Verstappen.

Dopo poco gli ha fatto in qualche modo eco anche il compagno di squadra, Sergio Perez.

"Penso che ci siano sicuramente alcune considerazioni che dovremo fare come gruppo e vedere cosa è meglio per il futuro dello sport", ha detto Perez.

Il secondo classificato Leclerc e il compagno di squadra in Ferrari, Carlos Sainz Jr, che è arrivato terzo, credono entrambi che siano necessarie ulteriori discussioni tra i piloti e i capi della Formula 1.

"È sicuramente una discussione che dovremmo avere dopo questa gara", ha detto Leclerc. "Una volta che tutto si calmerà ci guarderemo indietro, e poi vedremo".

Sainz ha aggiunto: "Penso che ci sarà bisogno di discussioni dopo questa gara, perché chiaramente quello che è successo nelle ultime 24 ore è sicuramente un punto di discussione e considerazioni che dobbiamo prendere guardando al futuro."

Articolo originale su SkySport.com