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20/04/2022 13:30:00

Mazepin: Haas gioca sporco, prende i soldi russi anche se dice di non volerli. Guerra? Sono neutrale


News di Giuseppe Canetti

Intervenuto ai microfoni della CNN, il pilota russo Nikita Mazepin è tornato a parlare del suo allontanamento dalla Haas a causa dell'invasione della Russia in Ucraina. Il giovane moscovita si è anche soffermato sulla questione che riguarda il team americano ed Uralkali, azienda di proprietà del padre Dmitry alla quale la squadra di Banbury si è rifiutata di restituire i soldi della sponsorizzazione versati prima dell'interruzione della partneship.

Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni riportate dai colleghi di Motorsport.com.

Le parole di Nikita Mazepin

Ecco un estratto di quanto ha dichiarato Nikita Mazepin ai microfoni della CNN:

"È difficile dire se riuscirò a tornare in Formula 1, in questo momento. Perché io sono molto prudente e il mio problema è quello di aver perso il lavoro. Io ho lavorato per arrivare in Formula 1 e l'ho fatto per 17 anni. E alla fine ci sono riuscito. Ma è un problema molto minore se si confronta con le cose che stanno accadendo nel mondo in questo momento. Naturalmente mi piacerebbe tornare in Formula 1. Credo di avere un sacco di cose in sospeso. Ma devo aspettare, attendere che le cose si calmino. E non so nemmeno dove potrò tornare, anche perché Haas ha fatto quello che ha fatto, con cose non pulite, a mio avviso. Ma per me è diverso".

La questione Haas-Uralkali

"Tutti hanno il diritto di parlare e non parlare e la FIA, il più alto organo governativo, mi ha permesso di correre perché sono neutrale. Ma direi che il problema più grande è tornare in uno sport, la Formula 1, in cui le squadre sono autorizzate a trattenere i soldi delle sponsorizzazioni senza adempiere al contratto. E non è tutto, perché le squadre possono chiedere addirittura di più anche se dicono di non volere soldi dalla Russia. Quindi non sono sicuro, ma i valori dello sport devono essere valutati a mio avviso, sicuramente dopo quanto accaduto in una situazione del genere". 

Sulla guerra in Ucraina

"La mia opinione è che, qualunque cosa stia accadendo al momento è molto dolorosa. E me ne accorgo sicuramente. Per 23 anni ho vissuto in un mondo molto tranquillo, ma per quanto riguarda la mia posizione ufficiale, ho detto mille volte che è molto importante essere neutrale per me, perché sono un atleta. E sento che è importante poter essere neutrale. Anche per questo ho creato una fondazione che aiuterò gli atleti a rimanere neutrali per principio".