Lewis Hamilton ha espresso la sua reazione all'impegnativa sessione di qualifiche della Mercedes a Imola e a quella che sembrava essere un'accesa discussione con il capo del team Toto Wolff. Sia il britannico che il compagno di squadra George Russell sono stati eliminati nella Q2 dopo che Wolff ha sottolineato la gravità dei problemi di porpoising della W13, che hanno reso la vettura praticamente "non guidabile". È la prima volta dal Gran Premio del Giappone 2012 che nessuna Mercedes si è qualificata per la Q3.

GP Imola, Hamilton deluso dopo le qualifiche

"Non è stata una sessione eccezionale. Naturalmente, è deludente", ha detto Hamilton, che inizierà la gara Sprint oggi al 13° posto, due posizioni dietro Russell. "Sono venuto qui con ottimismo. Tutti stanno lavorando molto duramente in fabbrica, e poi le cose semplicemente non si uniscono. Penso che oggi abbiamo dato vita ad una performance scadente come squadra. Ci sono cose che avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto. Lavoreremo il più possibile per salire nella gara Sprint. Sarà una gara difficile, ma speriamo che domani sia migliore dal punto di vista meteorologico".

Cosa è successo tra Hamilton e Wolff?

Essendosi qualificato per la Q2 per soli 4 millesimi di secondo, Hamilton ha ottenuto un giro nella Q2 prima che le bandiere rosse e l'aumento della pioggia impedissero qualsiasi miglioramento. La copertura televisiva ha raccolto quello che sembrava essere un acceso debriefing tra Hamilton e Wolff durante la sessione, prima che il sette volte campione del mondo si dirigesse verso il retro del box Mercedes. "È tutta roba interna al team. Preferirei non condividerla", ha detto Hamilton, quando gli sono stati richiesti ulteriori dettagli. "Continueremo a lavorare. Questo è tutto". Il formato Sprint offre a se stesso e alla Mercedes la possibilità di "provare a salvare qualcosa" dall'evento, Hamilton ha detto: "Sì, continueremo a lavorare sodo, e ogni fine settimana è un salvataggio, quindi..."