La qualifica andata in scena nella serata di ieri ha restituito ai tifosi italiani una prima fila tutta marchiata Ferrari. Le migliori condizioni al via di una gara. Leclerc scatterà dalla pole grazie all’ottimo 1’28’’796 messo a segno in Q3, mentre Sainz scatterà dalla seconda posizione davanti ai rivali della Red Bull, Verstappen e Perez.
L’aspetto da tenere in considerazione nell’approccio alla gara su un nuovo tracciato è sempre il solito: cosa dobbiamo attenderci dagli pneumatici? Scopriamolo grazie al resoconto fornitoci dalla casa della P Lunga al termine delle qualifiche.
Davvero difficile definire la strategia. Questi i motivi: non ci sono dati derivanti dalle precedenti edizioni, ogni sessione di prove libere finora è stata interrotta da bandiere rosse e il tempo varia da estremamente caldo a molto umido. Come se non bastasse la pista mostra ancora una notevole evoluzione.
Alcuni dati sulle gomme Pirelli dopo la giornata di sabato a Miami (foto: Twitter, Pirelli)
L’ipotesi di un doppio pit stop è da tenere in considerazione, uno sembra marginale. L’usura delle gomme sarà l’ago della bilancia. Alcuni piloti hanno già fatto la conoscenza dei muri di Miami, fuori dalla traiettoria la pista presenta scarsissimo grip e aspettarsi l’ingresso della Safety Car è abbastanza probabile.
I piloti non hanno più l'obbligo di partire con le gomme con cui hanno fatto segnare il loro miglior tempo in Q2, quindi l'opzione più flessibile sarà quella di iniziare con le medie e poi passare alle dure. Questo lascia aperta la possibilità di un ultimo stint ancora sulla mescola Media.
Queste le parole rilasciate dal direttore motorsport alle colonne ufficiali della Pirelli: “È stata una sessione di qualifiche molto combattuta in cui è emerso il concetto di recupero dell'aderenza. Ovvero la capacità delle gomme di completare una serie di giri veloci prima di andare a raffreddarle. Ciò è stato particolarmente evidente nella strategia adottata dalla Ferrari in qualifica, dove Leclerc ha completato tre giri in Q1 con lo stesso treno di gomme mentre Sainz ne ha completati quattro. Hanno poi fatto tre giri ciascuno in Q2 e due run in Q3.”
Il gap tra le mescole (foto: Twitter, Pirelli)
“A Miami abbiamo visto le temperature d’asfalto più calde dell’anno finora. Mettere a punto la strategia per la gara non è semplice, ma sembra che la doppia sosta possa essere sulla carta la tattica più veloce, con tutte e tre le mescole a giocare potenzialmente un ruolo importante" ha concluso Isola.
Pista nuova, condizioni calde e pochi long run (qui l’approfondimento sul passo gara visto venerdì) per poter valutare il degrado degli pneumatici non permettono di fare delle corrette valutazioni in vista della gara di stasera. Tuttavia ci sono delle cose che possiamo dire. Anche se la Soft C4 non sarà molto presa in considerazione per la partenza del GP, abbiamo visto quanto bene si sia comportata in qualifica garantendo ai piloti diversi giri veloci con uno stesso set. Per quanto mi riguarda, sostengo la teoria di Mario Isola: tutte e tre le mescole giocheranno un ruolo importante nella gara odierna, soprattutto in caso di Safety Car.
The race tyres are set for the inaugural #MiamiGP! 🇺🇸
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) May 8, 2022
How will they feed into the race strategies though? 🤔#F1 #Fit4F1 #Formula1 #Pirelli #Pirelli150 pic.twitter.com/p1laerQI6Z
Abbiamo visto come sia facile sbagliare su questa pista, quindi l’ipotesi di un ingresso da parte della vettura di sicurezza appare piuttosto scontato. Partenza su Medie per andare più lunghi possibile e montare le Hard per la seconda parte di gara appare la scelta più sensata. Nel caso in cui non ci sia alcun incidente nel finale del GP non escludo che qualcuno possa cercare di portare a termine la corsa mediante una sosta M-H. Mentre nel caso in cui invece ci siano, le tempistiche d’uscita della Safety Car determineranno l’utilizzo della Media o della Soft per l’ultimo dei tre stint (doppia sosta).
Secondo previsioni non dovrebbe piovere, con le condizioni che dovrebbero restare calde come visto in qualifica. Su questo circuito, a causa dello scarso grip presente fuori dalla traiettoria ideale dovrebbe rivelarsi alquanto difficile superare. Per la Ferrari sarà dunque importante mantenere le posizioni al via per poi adeguarsi alle strategie degli avversari nel corso della gara.
Le vetture del Cavallino sembrano godere di una buona gestione gomme, quindi nel caso riuscissero anche ad allungare sulle Red Bull potrebbero tranquillamente andare a marcare stretto le strategie degli avversari senza commettere passi falsi. Al contrario, se il degrado fosse marcato e la lotta fosse molto serrata tra le due Scuderie, la differenza la farà chi riuscirà a prendere per primo la scelta più opportuna. In tal caso l’undercut sarebbe molto potente.
Foto: Ferrari