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16/05/2022 07:40:00

Hamilton: «Mercedes non è migliorata da inzio anno. Lavorando risolveremo i problemi»


News di Alessio Ciancola

È crisi nera, quella in cui è incappata la Mercedes in questo avvio di stagione. Una crisi figlia del nuovo regolamento tecnico.
Di fatto, le nuove norme hanno costretto tutti i team a partire da un foglio bianco nella progettazione delle loro nuove vetture, andando ad interpretare le regole per trarne i maggiori vantaggi, talvolta adottando soluzioni innovative e coraggiose.

Indubbiamente, ai tecnici Mercedes non è mancato l'ardore e il coraggio di adottare soluzioni estreme, senza compromessi, per realizzare una monoposto diversa dalle rivali, capace (teoricamente) di sbaragliare la concorrenza ed aprire un nuovo ciclo di successi.
Però, come si dice, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...o meglio c'è di mezzo il verdetto della pista che, in queste prime gare, non sta premiando la W13 ma, al contrario, sta dimostrando quanto le soluzioni adottate dai tecnici della stella a tre punte non siano così efficaci come si era visto nelle simulazioni.
Soluzioni che collocano, ad oggi, la freccia d'argento come terza forza in campionato, alle spalle di Ferrari e Red Bull.
Soluzioni che hanno prodotto una monoposto lenta in rettilineo, con molto drag, un bilancio non esaltante e soprattutto moltissimo porpoising che non pochi problemi sta causando a piloti e tecnici.

Dopo le prime cinque gare è inevitabile iniziare a tracciare i primi bilanci e, addirittura, in Mercedes hanno iniziato a valutare se sia il caso di continuare a credere e sviluppare il progetto W13, o se sia maggiormente opportuno dirottare sforzi e budget sulla monoposto 2023.
Una scelta difficile ma necessaria che, Toto Wolff e il suo staff, prenderanno subito dopo il GP di Spagna, vero spartiacque della stagione.

Come detto, dunque, è iniziato il periodo dei primi bilanci di una stagione che, indubbiamente, sta mettendo chiaramente in mostra i valori in campo.
A fare il punto della situazione, per la Stella, è intervenuto Lewis Hamilton che, dopo il GP di Miami, intervistato dai media Inglesi, ha dichiarato di non aver notato, malgrado gli sviluppi introdotti in Florida, miglioramenti della vettura rispetto alla prima gara.
Una situazione complessa, dalla quale però, il sette volte campione del mondo, si è detto fiducioso di poter uscire.

"Siamo allo stesso livello della prima gara e non abbiamo migliorato in queste cinque gare. Sono fiducioso a un certo punto miglioreremo. Non possiamo far altro che continuare a lavorare duro".

Tra le varie domande poste al driver Britannico, immancabile quella relativa al porpoising che, da inizio anno, sta causando problemi a piloti e tecnici. Un problema ancora senza soluzione che, ad oggi, non permette di utilizzare la vettura nelle condizioni di set-up ottimale (come rimedio i tecnici alzano la vettura da terra, riducendo il fenomeno ma peggiorando l'efficienza del tunnel Venturi da cui generare downforce).
Di fatto, questo fenomeno rende impossibile estrarre il massimo potenziale della W13 "senza pance".

Con il porpoising -commenta Lewis- non è andata particolarmente male a Miami. Il problema varia di gara in gara, in base al layout dei tracciati, in funzione del quale dobbiamo cambiare l'altezza della macchina. Più alziamo la vettura, più riusciamo a ridurre il porpoising, ovviamente perdendo velocità".

A commentare la situazione, è intervenuto anche il team principal Mercedes, Toto Wolff, anche per rispondere in modo chiaro a voci riguardanti la possibilità di un ritorno alla macchina "larga" che aveva girato nella prima sessione di winter test a Barcellona.



"Siamo ancora focalizzati sul concetto attuale, anche perché la macchina vecchia sarebbe molto più lenta, almeno sulla carta.
Dobbiamo far funzionare la macchina attuale, renderla prevedibile per i piloti e capire il nostro vero valore
", queste le parole del manager Austriaco.

Parole chiare, quelle di Toto, che fanno il paio con una grande dimostrazione di fiducia verso la squadra, le due scelte sono difficili da mettere il dubbio dal momento che, gli stessi uomini che hanno realizzato la W13, sono anche stati in grado di realizzare il ciclo vincente più lungo della storia della F1.

"Dobbiamo dare fiducia a tutti i nostri uomini che, negli anni scorsi, hanno prodotto grandi monoposto. Barcellona sarà sicuramente un momento in cui avremo correlazione con quello che abbiamo visto a Febbraio, dunque un'occasione per raccogliere ulteriori dati".