La Red Bull sorride, e non può essere altrimenti. La doppietta messa a segno in Azerbaijan, condita dal doppio ritiro Ferrari, ora permette al team di guardare al proseguo del mondiale decisamente con maggiore consapevolezza e sicurezza. “L’ordine gerarchico è stato ripristinato” dirà Helmut Marko ai microfoni di ‘Servus TV’ al termine dell’ultima gara tenutasi tra le stradine di Baku.
Tuttavia, non è tutto oro quello che riluce. Se la Ferrari sta incontrando dei seri problemi di affidabilità lato motore, la casa austriaca li sta riportando altrettanti al sistema DRS, che Max non ha potuto utilizzare nuovamente in alcune fasi di gara e anche altri problemi in aree in cui Red Bull era leader fino a qualche mese fa.
“Per qualche ragione, tutti i pit stop avuti oggi non sono stati perfetti” ha spiegato il consulente del team. “Per nostra fortuna, ciò non ha avuto un impatto diretto sull’esito della gara. Abbiamo raccolto tutti i filmati. Più tardi il nostro team manager, Jonathan Wheatley, li supervisionerà e indagherà su quanto avvenuto”.
In chiusura del suo commento, l’austriaco ha voluto spostare l’attenzione su un episodio che ha riguardato il la stella del team Max Verstappen. L’olandese è stato autore di una manovra molto intelligente al penultimo giro del GP d’Azerbaijan. Nonostante il team gli avesse impedito di utilizzare il DRS, l’olandese, in testa alla gara con circa 20’’ di vantaggio su Perez, voleva con tutto sé stesso cercare di ottenere il giro veloce della gara, in quel momento in possesso del messicano (1’46’’046).
Il campione del mondo in carica voleva provarci, ma sapeva che non avrebbe dovuto dare al compagno la possibilità di replicare, così prima di provarci aveva esordito via radio lamentando un piccolo problema per sviare l’attenzione dei suoi uomini: sapeva avrebbero detto a Perez che non ci sarebbe stato bisogno di cercare di limare ancora il suo riferimento cronometrico per portarsi a casa il punto addizionale.
Una manovra che il consulente Helmut Marko ha così spiegato: “Ci ha ingannato tutti al penultimo giro. Max ci ha detto che stava riscontrando un problema ai freni prima di andare poi per il suo tentativo veloce. Ha conquistato un settore viola, ma poi non è stato abbastanza per ottenere il punto addizionale”. Verstappen ha girato in 1’46’’050, soltanto 4 millesimi più lento del miglior tempo messo a segno da Perez.
Foto: Red Bull Racing