In virtù delle due vittorie consecutive, ottenute in Gran Bretagna e in Austria, la Ferrari ha ripreso slancio nella lotta ai titoli iridati. Mattia Binotto, team principal della Rossa, è intervenuto ai microfoni de Il Corriere della Sera per fare il punto della situazione in vista del prosieguo del campionato.
L'ingegnere elvetico è apparso molto soddisfatto del lavoro svolto negli ultimi weekend. Tanti i temi trattati, tra cui quello degli aggiornamenti, che sembrerebbero aver pressoché colmato il gap dalla Red Bull per quanto riguarda la velocità sui rettilinei. Di seguito le sue considerazioni.
Ecco quanto dichiarato da Binotto ai microfoni del noto quotidiano a margine del Gran Premio d'Austria:
"Crediamo al Mondiale Piloti e a quello costruttori. La F1-75 ha dimostrato in tutte le gare di essere competitiva e guardando a tutte le tappe che restano da correre, dobbiamo crederci. Siamo una squadra agguerrita sotto ogni punto di vista".
Sugli aggiornamenti
"In Red Bull li hanno portati a Silverstone e la situazione non è cambiata. È una lotta di pochissimi decimi, forse uno solo ci divide. Ogni volta che portiamo qualcosa di nuovo funziona, in Inghilterra anche il nuovo cofano motore ci è stato utile. Avevamo uno svantaggio rispetto a loro in termini di velocità di punta, ed era dovuto soprattutto all’efficacia del loro DRS. Dunque siamo intervenuti sulla nostro dispositivo, a partire dalla nuova ala posteriore che Charles ha montato per la prima volta in Canada e che Carlos ha poi avuto in Inghilterra. Con quell’ala abbiamo chiuso il gap in termini di velocità sui rettilinei, loro ora hanno soltanto un vantaggio minimo".
Sul tema affidabilità
"La rottura della Power Unit di Carlos? È successo qualcosa di molto simile a quanto accaduto a Charles in Azerbaijan. A Maranello stiamo lavorando sodo per trovare un rimedio. Sono problemi che preoccupano per le prossime gare, non a medio-lungo termine perché sono convinto che come squadra saremo capaci di risolverli. Abbiamo un motore molto performante e questo mi dà speranze per il futuro, quando avremo trovato il modo di renderlo anche solido. Per intervenenti di questo tipo serve tempo: bisogna progettare nuovi componenti, produrli, omologarli per l’affidabilità. Non bastano poche settimane. Nel breve periodo cercheremo di gestirla per quanto riguarda il chilometraggio".
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Foto (entrambe) Sito Ferrari