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23/07/2022 10:30:00

Horner: «Ci sono pressioni sui regolamenti». Wolff replica: «Red Bull dovrà adeguarsi»


News di Marco Sassara

La Formula1 non si gioca soltanto in pista. A volte è proprio ciò che avviene tra i tavoli della politica a fare la differenza. Come certo saprete, dopo tanti rinvii, dal GP del Belgio, ovvero dal primo appuntamento dopo la pausa estiva (26 - 28 agosto) farà la sua introduzione la nuova direttiva tecnica che andrà, attraverso l’utilizzo di un sensore a controllare l’effetto porpoising, obbligando i team a tornare su valori considerati più opportuni al superamento di una certa soglia (leggi qui), e l’introduzione di un nuovo sistema di misurazione per controllare la flessione del fondo delle monoposto (leggi qui).

Ecco così che si riaccende nuovamente il confronto dialettico tra i team principal di Red Bull e Mercedes. Horner crede che il team di Stoccarda possa trarre un vantaggio consistente dalla parte di modifiche che va a riguardare il porpoising. Non tanto con la direttiva che entrerà in vigore ad agosto, ma soprattutto con le soluzioni che la FIA intende adottare sulle monoposto del prossimo anno (leggi qui per approfondire).

Pressioni per cambiare i regolamenti

“Non è la direttiva in sé il problema, ma la soluzione a cui si sta pensando come rimedio per il prossimo anno. Non siamo soddisfatti”, ha esordito Christian Horner parlando a ‘Sky Sports F1’. “Credo che ci siano delle pressioni per cambiare i regolamenti in modo significativo per il 2023. Questo permetterebbe ad un determinato team di abbassare l’altezza da terra della sua auto traendone un vantaggio significativo. Queste modifiche stanno già avvenendo piuttosto in ritardo…”

“La Formula1 può contare sull’equipe di ingegneri più talentuosa del motorsport e posso garantirvi che, anche senza modifiche, il prossimo anno non vedrete nessuno lottare contro l’effetto porpoising, ha detto cercando di portare elementi per impedire che questo scenario si verifichi. “Non ho alcun problema con le decisioni prese in merito a quest’anno, ma se emergeranno dei problemi sulla vettura di qualcuno, allora si dovrebbe protestare”.

Wolff contro il fondo flessibile: "Più di una semplice scappatoia"

Dall’altra parte troviamo invece Toto Wolff, che intervistato da ‘Sky Sports F1’ si è invece lamentato della seconda parte della direttiva tecnica, quella riguardante la flessione del fondo (nonostante sia già imposta una tolleranza di 2mm si ritiene che Red Bull e Ferrari si siano spinti anche verso valori prossimi ai 3mm): “Credo che sarebbe dovuta entrare subito in vigore tre gare fa, appena scoperto il fatto. È giusto aver permesso ad alcune squadre di correre in questo modo per metà stagione? È chiaro che si tratti di molto di più che di una semplice scappatoia”, ha chiosato.

Red Bull dovrà adeguarsi

Successivamente è arrivata anche la difesa in merito alle decisioni prese riguardo al porpoising: “Prima di tutto non abbiamo una bacchetta magica. A meno che non si valuti l’introduzione di un doppio diffusore il resto non farà una grande differenza. Credo che la direttiva tecnica obbligherà la Red Bull ad adeguarsi: dovranno alzare leggermente l’altezza da terra nella parte frontale del fondo, ha concluso Wolff rivelando anche quella che secondo lui è stata la scintilla che ha innescato la nuova disputa tra le squadre.

Porpoising - La FIA elabora provvedimenti a breve e a lungo termine. I dettagli

Foto: Red Bull Racing, Mercedes