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26/07/2022 16:30:00

Anteprima GP Ungheria 2022 - Pirelli - Sfida diversa dal Ricard, stress maggiore in fase di trazione


Gran Premio di Marco Sassara

Ed eccoci qui. Sembrava tanto lontano e invece ancora un GP (29 – 31 luglio) e arriverà il momento per piloti, team e addetti ai lavori di concedersi un po’ di meritato riposo (si riprenderà dal Belgio il 26 - 28 agosto). Il circuito destinato a farsi palcoscenico di quest’ultimo evento non poteva che essere l’Hungaroring, come vuole la tradizione.

Curve lente e layout che ai piloti ricorda un grande kartodromo, il circuito di Budapest dovrebbe sposarsi bene alle caratteristiche della Ferrari. Il team e soprattutto Leclerc saranno molto determinati a buttarsi alle spalle il frustrante ritiro francese. Sarebbe importante cancellare quanto avvenuto al Paul Ricard con un buon risultato e andare in vacanza carichi di vibrazioni positive.

Prima che però il weekend possa cominciare, è giusto dare uno sguardo alle indicazioni Pirelli e alle gomme nominate per l’evento.

Indicazioni Pirelli

La nomination fatta dal costruttore di pneumatici per il Gran Premio di Ungheria, con il quale si entra ufficialmente nel periodo di sosta destinato alla pausa estiva, prevede come in Francia, le tre mescole centrali della gamma: C2 Hard, C3 Medium e C4 Soft.

L’Hungaroring è noto per essere estremamente caldo e asciutto: lo scorso anno, le temperature dell’asfalto durante le prove libere hanno sfiorato i 60 gradi (valori piuttosto simili a quelli visti pochi giorni fa al Paul Ricard). In realtà, ricorda Pirelli nel suo comunicato, nelle ultime due stagioni ha sempre piovuto appena prima della gara e l’anno scorso, in particolare, ha avuto luogo quella surreale ripartenza dopo un incidente alla prima curva. Lewis Hamilton (Mercedes) fu l’unico a scattare dalla griglia con le intermedie, mentre tutti gli altri piloti erano rientrati ai box per montare le slick.

Il tracciato di Budapest non esercita livelli particolarmente alti di energia sui pneumatici: l’asfalto è liscio, presenta qualche irregolarità in alcuni punti e le gomme sono messe alla prova più in fase di trazione che in frenata. Questa sarà la maggior differenza rispetto al Paul Ricard. I team passeranno da un circuito front limited (Francia) ad uno che possiamo considerare leggermente rear limited (Ungheria), il che porterà al dovere affrontare sfide piuttosto diverse in termini di gestione di pneumatici.

Isola: “Occhio alle sorprese”

“Come sappiamo, all’Hungaroring non è mai così facile compiere sorpassi, ma il nuovo pacchetto vetture-pneumatici consente ai piloti di avvicinarsi molto più a chi precede, e questo è il motivo per cui quest’anno abbiamo già avuto modo di vedere delle gare fantastiche e ricche d’azione”, ha affermato Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, alle colonne ufficiali dell'azienda.

Speriamo che valga lo stesso per l’Hungaroring, una pista stretta e piena di curve in cui le monoposto corrono spesso tutte ammassate. Anche se nelle ultime stagioni è spesso arrivata la pioggia, l’Ungheria è rinomata per essere una tappa molto calda. Dunque, guai a dare le cose troppo per scontate! Il tracciato di Budapest ci ha riservato diverse sorprese in passato, ed è possibile che quest’anno ci sorprenda ancora di più”, ha concluso.

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Foto: Twitter, Pirelli