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10/08/2022 11:25:00

Horner: «Ho parlato con Vettel per un ritorno in Red Bull. Ritiro? Decisione giusta»


News di Alessio Ciancola

È stata una notizia totalmente inattesa, quella giunta nel Giovedi del GP d'Ungheria, relativa all'annuncio del ritiro di Sebastian Vettel dal mondo della Formula Uno.
Una notizia che il pilota tedesco ha reso noto dopo varie e profonde riflessioni e soprattutto dopo una fase di maturazione che lo ha portato a mutare le sue priorità nella vita, anteponendo l'essere padre e marito al competere e vincere al volante di una monoposto.
Una notizia inattesa anche in virtù di quelle che, nel corso delle scorse settimane, sono state dichiarazioni delle parti coinvolte, ovvero lo stessk Vettel e i vertici del team Aston Martin, tutte certe della comune di proseguire insieme questa avventura.

A ben guardare però, la decisione presa dal pilota di Heppenheim sembra la naturale conseguenza di quello che, nelle ultime stagioni, è stato l'andamento, oggettivamente calante, della sua carriera.
Una carriera iniziata con Toro Rosso (dopo una piccolissima parentesi in BMW), per poi passare in Red Bull con delle stagioni straordinarie, con 4 mondiali e tutti i record di precocità battuti, proseguita poi con il sogno infranto, tra errori e asti nascenti, di guidare la tanto amata Ferrari, senza vincere però il titolo mondiale come Michael Schumacher.
A quel punto è inziata la fine per Seb, meno incisivo e cannibale rispetto ai primi anni, scaricato malamente da Maranello e non più appetibile ai top team come negli anni della Red Bull, costretto a reinventarsi in un team di centro classifica come Aston Martin. Un'avventura, sulla carta, interessante e potenzialmente vincente ma che, ben presto si è rivelata debole e ricca di insidie, prima tra tutte quella di avere come compagno di squadra il figlio del padrone del team.

A questo punto quindi, per un pilota assolutamente vincente e indubbiamente intelligente come il tedesco, sono iniziate delle domande e delle considerazioni che nel giro di poco tempo, a trentacinque anni di età e con un palmares di tutto rispetto, lo hanno portato a porre fine al suo percorso nel Circus, consapevole di aver già dato il massimo e consapevole di non avere davanti altre sfide tali da riportarlo nelle zone nobili della classifica.

A dire il vero però la storia in F1 dell'ex pilota Ferrari avrebbe potuto assumere una piega ben diversa, almeno stando allo scoop rivelato in questi giorni da Christian Horner, team principal Red Bull, ai microfoni di Channel 4.
Il numero uno del team anglo-austriaco, di fatto, ha rivelato di aver parlato, seppur non troppo seriamente, con il quattro volte campione del mondo per sondare il terreno per un suo eventuale, clamoroso, ritorno in Red Bull, al posto di Sergio Perez e al fianco di Max Verstappen.
Colloqui, come detto, solamente esplorativi tra le parti, poiché realmente poco percorribili a causa della difficoltà dell'operazione e, probabilmente, a causa della difficile convivenza che si sarebbe creata tra il teutonico e il campione del mondo olandese.

"Abbiamo avuto dei colloqui esplorativi con Sebastian, ma sarebbe stato come tornare da una vecchia fidanzata: probabilmente non sarebbe stata la stessa cosa. Quello che abbiamo realizzato insieme con lui è stato davvero notevole, qualcosa di fenomenale e che farà sempre parte della nostra storia.
Noi siamo estremamente orgogliosi di averlo avuto come membro della nostra squadra”. 

Interrogato maggiormente sulla questione e sul sorprendente ritiro del suo ex pilota, il boss del team di Milton Keynes ha rivelato di essere stato all'oscuro delle decisioni di Vettel sino al momento dell'annuncio, come ogni membro del paddock.

“Credo che nessuno sapesse del suo ritiro".

Prima di congedarsi, Chris Horner ha esposto il suo punto di vista sull'addio di Seb alla massima serie, sostenendo che la decisione presa è stata la migliore, visto che un pilota con il palmares di Sebastian Vettel non meriti di correre a centro gruppo senza speranza di poter lottare, di nuoto, ai vertici dello sport.

"Credo che sia la decisione giusta per lui. Non è bello vedere un pilota come lui correre a centro gruppo, non credo ne sia soddisfatto, quindi penso che questo sia l momento giusto per chiudere il sipario su quella che è stata una carriera straordinaria”.