Leggi l'articolo completo su formula1.it

05/09/2022 12:45:00

Dubbi sullo stop di Tsunoda, Wolff: «Avrei chiesto chiarimenti con il titolo in gioco»


News di Marco Sassara

Oltre agli errori commessi dalla Ferrari durante i pit stop di Sainz, l’altro episodio che ha riscosso più commenti al termine della giornata di ieri non poteva che essere il curioso stop di Yuki Tsunoda avvenuto durante il 47° giro del GP d’Olanda.

In quel frangente, anche se Verstappen era in testa e Leclerc deteneva la seconda posizione, la Mercedes era su una strategia potenzialmente migliore rispetto al duo di testa. Hamilton e Russell avevano montato gomma Hard e artefici di un ritmo davvero impressionante, avevano tutta l’intenzione di concludere la gara mediante un solo pit stop.

Tutto sembrava volgere a loro favore (Max anche se veloce, si sarebbe dovuto impegnare parecchio poi per riuscire ad avere la meglio dei piloti britannici), ma poi Tsunoda, proprio subito dopo la sosta a montare gomme Hard si pianta in pista pensando di avere un problema. La squadra lo richiama ai box, gli sistema le cinture (il fatto di aver corso con i dispositivi di sicurezza slacciati gli costa una reprimenda, leggi qui), controlla la vettura e lo rimanda in pista. A quel punto, si pensa che dovrebbe essere tutto ok, invece Yuki palesa dei reali problemi questa volta e si trova costretto a fermare la vettura a bordo pista chiamando in causa una Virtual Safety Car che toglierà alla Mercedes ogni possibilità di vittoria.

LAP 48/72

Tsunoda comes back in to the pits for running repairs before coming out again and immediately encountering problems again. He's parked up at the side of the track.

⚠️ VIRTUAL SAFETY CAR ⚠️ pic.twitter.com/iWdoYsfImt

— Formula 1 (@F1) September 4, 2022

Il commento di Wolff

Se fossimo stati in lotta per il mondiale, avrei agito diversamente. Di sicuro avrei voluto vederci chiaro, ha commentato il team principal della casa di Stoccarda, Toto Wolff, ai microfoni de ‘The Independent’. “Ciò su cui dovrebbe essere posto l’accento, anche in un’ottica di sicurezza sportiva, è il rilascio del team dopo che il pilota ha effettuato la seconda sosta per farsi allacciare le cinture. Il problema evidentemente non era stato risolto dal momento che Yuki ha dovuto fermare l’auto soltanto pochi metri dopo l’uscita dai box. Questo ha probabilmente cambiato l’esito della nostra gara. Forse avremmo potuto vincere”.

In serata i commissari hanno ascoltato Tsunoda assieme ad un rappresentante del team. Dall’incontro è emersa la presenza di un problema al differenziale sulla monoposto di Yuki. Un’anomalia già manifestatasi nel momento del primo stop del nipponico (almeno ciò è quanto si apprende dal comunicato, leggi qui). L’episodio è alquanto strano e di certo non vogliamo fare delle strane e molto probabilmente anche inopportune insinuazioni. È chiaro però che avrebbe potuto ritirarsi in tutta sicurezza nel momento del suo arrivo ai box.

E' chiaro che trattandosi di un’AlphaTauri, il pensiero nella mente ci sia e a quanto pare è presente anche in quella di Toto Wolff, che per stavolta ha deciso di chiudere un occhio. Forse, a dirla tutta, anche due.

 

Leggi anche: UFFICIALE - GP Olanda: Tsunoda ripreso per 'guida non sicura'. Il recap delle penalità in gara

Leggi anche: Ferrari, Binotto: «Rispondo direttamente a Rosberg, la nostra è una grande squadra»

Foto: Twitter, Mercedes