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07/09/2022 12:15:00

Binotto: «Guardavo i GP con mio nonno e tifavo Gilles Villeneuve. Monza unica grazie ai tifosi»


News di Alessio Ciancola

È uno dei personaggi più chiacchierati del paddock, Mattia Binotto, sempre al centro di voci sul suo conto, probabilmente perché il suo ruolo, team principal della scuderia Ferrari, è il più ambito e soggetto a pressioni dell'intero motorsport. Elogiato quando i risultati della Scuderia sono positivi, come accaduto ad inizio stagione, e aspramente criticato quando i risultati non sono all'altezza della fama e del blasone del team che dirige.

Indubbiamente, negli ultimi mesi, il numero uno del team di Maranello è finito sul banco degli imputati a causa di una Ferrari che, dopo un inizio di stagione scoppiettante e ricco di speranze, sembra aver perso se stessa, perdendo terrendo dalla Red Bull e tirandosi fuori dalla lotta iridata che, qualche mese fa, era ampiamente alla portata. Un'involuzione quasi inspiegabile che, dal GP di Francia in poi, ha visto la F1-75 diventare una monoposto non più in grado di lottare per la vittoria (anche a causa di errori strategici e ai pit stop che hanno inevitabilmente peggiorato la situazione), perdendo performance e le doti di gestione gomme.
Una situazione che, oggettivamente, sta causando non poco malcontento tra i tifosi della Rossa.

Malgrado questa crisi tecnica in cui sembra essere piombato il team italiano, Binotto continua a riporre fiducia nei suoi uomini, da lui stesso scelti e posizionati nei vari ruoli, oltre che nella monoposto 2022. Non solo, poiché Mattia sostiene che una vittoria potrebbe ridare morale al team e modificare, almeno in parte, le sorti di questa seconda parte di stagione. Una vittoria che, dovesse arrivare il prossimo weekend a Monza, porterebbe una grande iniezione di fiducia per il team e potrebbe, almeno in parte, salvare una stagione che, in poco tempo è passata dall'avere ambizioni mondiali ad avere speranze di podio.

Proprio alla vigilia del GP d'Italia, gara di casa della Ferrari, il team principal del team si è concesso in una lunga intervista, riportata dal sito web "Grandprix247", in cui, oltre a parlare della situazione del team, ha anche parlato della sua storia personale e della sua passione per i motori e la F1, nata in tenera età quando guardava le gara insieme a suo nonno.

“Mi sono appassionato alla F1 da bambino.  Nella mia famiglia il vero appassionato e tifoso Ferrari era mio nonno e mi ha trasmesso questa passione per il Cavallino, avvicinandomi alla F1. Non ha mai perso una gara in TV e poi, crescendo, sono stato attratto dalla Scuderia, dalle sue persone e dai suoi piloti".

Non poteva mancare poi una domanda su chi fosse, per il piccolo Mattia, il suo idolo e cosa rappresentasse per lui il mito del Cavallino.

"Ero un grande fan di Gilles Villeneuve, perché dava sempre il massimo, qualunque fosse l'auto a disposizione.
Crescendo in Svizzera, la Ferrari era un po' come la nazionale. Ogni volta che vinceva sentivo il cuore battere e mi sentivo orgoglioso di essere italiano”.

Avvicinandosi a Monza, il tecnico nato a Losanna ha analizzato quelle che sono le peculiarità della pista brianzola, soprattutto dal punto di vista tecnico, che la rendono unica nel calendario iridato, oltre che estremamente probante per le vetture, specie per i motori.

“Questo circuito è unico nel calendario. È una pista velocissima, unica nella stagione, e particolarmente dura per motori e vetture. Qui la power unit è al massimo per l'80% del giro e deve funzionare perfettamente. La gara vola via, il giro è rapido, quindi non c'è spazio per errori, non c'è tempo per recuperare”.

Come detto, per il team di Maranello la gara di casa, a Monza, rappresenta un appuntamento speciale e che, in questa stagione, assume un valore ancor maggiore a causa dei festeggiamenti per il centenario dell'autodromo.
Proprio di questo ha parlato Binotto, sottolineando quanto in questo appuntamento la Rossa spera di poter fare bene, sia per onorare l'impianto brianzolo, sia per dare una sterzata alla stagione e sia per regalare una gioia ai suoi tifosi.

“Monza, che quest'anno festeggia il 100° anniversario, è un luogo iconico del motorsport. Il Gran Premio d'Italia è speciale per noi e credo lo sia anche per la F1. Uno dei motivi per cui a tutti piace venire qui sono i tifosi, esigenti e competenti. Personalmente, non dimenticherò mai di aver assistito all'invasione della pista dal muretto dopo che Charles ha vinto qui nel 2019".

In chiusura, Mattia Binotto non poteva non rivolgere un pensiero ai moltissimi tifosi della Ferrari che, malgrado una stagione in calando, accorreranno in Massa a Monza per supportare il team, come sempre accade.
Tifosi che, gli uomini in Rosso, proveranno ad onorare e a cui proveranno a regalare una gioia, facendo di tutto per cogliere il 20esimo successo in terra lombarda, dopo l'ultimo centro di Charles Leclerc datato 2019.

“I tifosi ti danno il loro amore, ti supportano anche quando le cose vanno male e ti spingono a fare sempre meglio. Vederli correre sotto il podio è un'emozione speciale, e questo fine settimana faremo del nostro meglio per dare loro il risultato che desiderano".

 

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Foto: Ferrari