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07/09/2022 14:00:00

Sainz e la sosta problematica in Olanda: la verità della Ferrari


News di Giuseppe Canetti

Negli ultimi giorni si è molto discusso riguardo l'errore della Ferrari al pit stop di Carlos Sainz, che ha portato lo spagnolo a perdere tre posizioni nelle prime fasi del Gran Premio d'Olanda. Dopo tante ipotesi, con realtive polemiche, è arrivata nelle scorse ore la verità del Cavallino, affidata alla voce di Inaki Rueda, il capo stratega del team italiano.

La verità sul pit stop di Sainz

Analizzando la strategia Ferrari nel debriefing post GP d'Olanda, Rueda innanzitutto ha detto: "I primi pit stop sono avvenuti relativamente presto. I piloti hanno iniziato ad entrare dal decimo giro. Questo ci ha dato la possibilità di fare un pit stop e finire con l'aria pulita". 

Poi, soffermandosi su Sainz, ha ammesso che la chiamata ai box è arrivata "più tardi del solito". Una squadra normalmente impiega una finestra di 23-24 secondi per prepararsi alla sosta. Nel caso in questione, invece, il personale della Rossa ha avuto solo 17 secondi per reagire. Ecco le parole Rueda a riguardo:

"Con Carlos eravamo sotto tiro, perché i due piloti Mercedes e Sergio Perez sono stati in grado di scalzarci. A quel punto della gara, questo avrebbe significato che avremmo perso il posto. Ogni sosta ai box prevede due chiamate, una al pilota e una ai meccanici. Quella a Carlos è stata ok, quella ai meccanici, invece, si è rivelata problematica perché di solito i meccanici vengono avvisati con almeno 23-24 prima. Stavolta ce ne sono stati a disposizione soltanto 17. I meccanici che azionano le pistole sono riusciti a mettersi sul posto in tempo, così come coloro che smontano le gomme e coloro che le montano. Ma poiché Carlos è arrivato un po' prima del solito, chi doveva montare la gomma posteriore sinistra non è riuscito a sistemarsi in tempo. A causa dello spazio ristretto ha dovuto girare l'intera pit-crew per giungere al suo posto"

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Foto: Ferrari