A volte essere l’élite del motorsport non è sinonimo di appetibilità per dei nuovi team, né tantomeno per dei nuovi produttori. Se da un lato la riduzione dei costi messa in atto dalla Formula1 per la produzione e lo sviluppo dei propulsori 2026 abbiano attirato l’Audi (presenza già confermata in qualità di fornitore), la Porsche (che cerca opzioni dopo l’interruzione dei rapporti con la Red Bull) e sembra stiano portando la Honda verso un inatteso ripensamento, dall’altro non soddisfano completamente tutti i brand potenzialmente interessati.
Tra questi la BMW, che tramite il proprio responsabile motorsport, Andreas Roos, ha espresso le ragioni per cui non ha alcun motivo di prendere in considerazione un ingresso nella categoria: “La Formula1 richiede un investimento molto alto e affinché tu abbia il completo ritorno economico dovresti riuscire ad avere successo per un periodo di tempo davvero lungo. Credo si debba dunque essere realisti”.
Oltre ai costi, ci sono anche altri aspetti che non soddisfano le strategie BMW, con delle categorie che possono già sviluppare una tecnologia più all'avanguardia della F1. “Siamo felici dei progetti a cui prendiamo parte all’interno del motorsport”, ha aggiunto Ross nell’intervista riportata da ‘Motorsport-Total,' spostando l’attenzione sull’LMD-H, il prototipo pensato per la stagione WEC 2023 e che vedremo dunque correre nella 24h di Le Mans (nell’IMSA il debutto ufficiale, 20 gennaio 2023).
“Ci stiamo pienamente dedicando all’elettrificazione dei nostri prodotti. L’LMD-H si inserisce perfettamente nella nostra strategia a lungo termine. Questo senza dover attendere il 2026, data in cui la F1 ha deciso di seguire questa direzione. Ecco perché per noi è giusto dare la priorità al progetto LMD-H”, ha concluso.
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Foto: Twitter, BMW Motorsport