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10/10/2022 16:15:00

Assegnazione punti, interpretazione della FIA o team negligenti? La situazione è surreale


Articolo di Marco Sassara
È praticamente da ieri, dal termine del GP del Giappone che non si parla d’altro: della gran confusione che si è generata attorno all’assegnazione del punteggio ai piloti dopo la bandiera a scacchi. Questo perché nessuno...

È praticamente da ieri, dal termine del GP del Giappone che non si parla d’altro: della gran confusione che si è generata attorno all’assegnazione del punteggio ai piloti dopo la bandiera a scacchi. Questo perché nessuno si ricordava un dettaglio presente all’interno del regolamento sportivo. Tutti pensavano che le regole stabilite per le gare che non giungevano al completamento dei giri prestabiliti valessero in tutte le condizioni, invece quel che è emerso ieri è che dette norme valgono soltanto per le gare che vengono sospese senza più alcuna possibilità di ripresa.

Ad osservare il regolamento (cosa che possiamo fare tutti accedendo al sito della FIA, articolo 6.5 del regolamento sportivo 2022), si evince questo dettaglio, che non sembra neanche lasciare spazio a dubbi: Se una gara viene sospesa e non può riprendere [...]". Il che significa che se la gara riprende valgono le classiche linee guida di sempre.

Binotto: "Il regolamento è stato interpretato"

Eppure, che nessuno degli addetti ai lavori si attendesse che venisse assegnata la totalità dei punti ai conducenti è stato abbastanza palese. Per questo in molti a fine gara hanno parlato di ‘interpretazione’ e hanno criticato anche in modo abbastanza netto, l'operato della FIA.

Tra questi c’è il team principal della Ferrari, che al termine della corsa ha affermato: “Ho bisogno di rivedere il tutto assieme ai nostri ragazzi addetti alla supervisione del regolamento sportivo. Dobbiamo capire il modo in cui è stato scritto ed interpretato. Credo che vada fatto un chiarimento che risponda a queste tre domande: qual è il suo scopo? Come dovremmo usarlo? È abbastanza chiaro? Accetto l’interpretazione della FIA, ma ne vorremmo discutere, ha detto a ‘RacingNews365.com’.

Seidl striglia le squadre

Al commento di Binotto è seguito quello di Andreas Seidl, che però più che ha lamentarsi della mancata chiarezza da parte della FIA è sembrato fare ‘mea culpa’ strigliando se stesso e tutti gli addetti ai lavori: Non è avvenuto certo quello che ci aspettavamo. Alla fine pare si tratti di un dettaglio che abbiamo trascurato, quindi ne siamo tutti responsabili. Dovremo cercare di fare un lavoro migliore la prossima volta”.

Dove sta la verità?

La FIA ha dunque interpretato a modo suo o i team sono stati tutti negligenti? Difficile dirlo con certezza. Soprattutto perché se da un lato il regolamento appare chiaro, dall'altro è alquanto complicato credere che tutti i team non abbiano fatto caso a questa dicitura. E' tutto molto surreale. Va fatta chiarezza perché generare confusione non è mai buona cosa. Giusto parlarne, discutere e risolvere tutti i dubbi.

 

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Foto: FIA, Red Bull Racing