Ieri, pochi minuti dopo le 10 italiane, alla conclusione del GP del Giappone, è arrivata l’ufficialità: Max Verstappen è stato incoronato campione del mondo di F1 per la seconda volta in carriera. Purtroppo per lui però, la sensazione che si è avuta è che l’olandese non abbia ricevuto tutta l’attenzione che si sarebbe meritato.
A rubargli la scena, ancora una volta, ci ha pensato la Federazione Internazionale dell’Automobile, con le sue decisioni opinabili prese durante la gara e delle quali si è discusso e si discuterà nei prossimi giorni (dal caso del trattore in pista fino al report sul budget cap 2021 la cui divulgazione è attesa nella giornata di oggi lunedì 10 ottobre, qui il live).
Max, un campione sfortunato
Max è proprio sfortunato. Lo scorso anno vinse sotto le polemiche portate dalle decisioni prese da Michael Masi in occasione della Safety Car durante l’ultima gara di Abu Dhabi, mentre quest’anno, seppur con un distacco abissale nei confronti dei rivali, vince mentre la Federazione si trova al centro di un vero e proprio ciclone che potrebbe anche minacciare, come ha velatamente asserito ieri Binotto (leggi qui e qui), la credibilità della F1 stessa.
Gran festa quest'anno, parola di Marko
Un peccato, anche se quest’anno le possibilità di fare festa non mancheranno sicuramente: “Festeggeremo. Abbiamo intenzione di vincere le prossime quattro gare e crediamo che il Texas e il Messico siano dei luoghi perfettamente adatti ad ospitare una festa”, ha affermato il Dr. Helmut Marko a ‘ViaPlay’. Nella serata di ieri si sarebbe organizzato qualcosa di molto veloce soltanto per mancanza di tempo: volo previsto alle 20:00 locali.
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Foto: Red Bull Racing