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17/10/2022 10:00:00

Hamilton: «C'è una cosa che non tutti sanno... Ho disegnato io i recenti volanti di F1»


News di Marco Sassara

“Vado sempre controcorrente, non faccio mai ciò che la gente si aspetta che io faccia. L’uniformità non mi piace. Dicono che un pilota dovrebbe andare a letto presto, non avere tatuaggi, non fare questo e quello. Lewis Hamilton non è chiaramente così. Lo si comprende subito sia dal suo modo di fare, dalla sua forte personalità, ma anche dalle attività che svolge dentro e fuori dalla pista.

Oltre ad avere una vita sociale piuttosto vivace, Hamilton si impegna molto anche in aiuto degli altri. Lo dimostrano le tante iniziative da lui create, come la 'Mission44' mirata a garantire un maggiore supporto ai giovani appartenenti a classi e ambienti meno fortunati. Tecnici con del potenziale che magari possono essere accantonati soltanto perché hanno la pelle di un differente colore e/o semplicemente non sono degli uomini.

L'impegno volto ad una maggiore inclusione

“Sin dagli anni del Kart avevo notato una Formula1 a grande prevalenza maschile, ha affermato il campione britannico in un’intervista riportata da ‘CnaLuxury’. “Quando sono arrivato in F1 ho subito notato che tra le 1000 persone che compongono i team c’erano pochissime donne e pochissima gente di colore. Spesso ero l’unico di colore ad essere presente alle riunioni”.

“Per questa ragione è nata la ‘Mission44’. Per cercare di comprendere meglio se ci fossero delle barriere e cercare di romperle. Ci sono delle persone presenti in alcune svantaggiate comunità che non riescono neanche a percorrere gli studi adeguati nelle Materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) figurarsi trovare un lavoro in questi ambiti. Ho instaurato una partnership con la Mercedes che si chiama ‘Ignite’ (una fondazione di beneficenza, ndr). Ci concentriamo principalmente sugli sport motoristici e grazie anche a ‘Mission44’, possiamo affrontare alcuni dei problemi sistemici della discriminazione. È sicuramente una delle cose che mi appassiona di più al momento e alla quale dedico molto del mio tempo”.

I progetti mirati a migliorare l'ergonomicità delle vetture di F1

Oltre a questo, Hamilton è anche una persona molto curiosa. Ama la musica, la moda, ma è ovviamente anche molto dedito al suo lavoro da pilota. La Formula1 è senz’altro la sua passione più grande e le sue mansioni spesso vanno anche oltre quelle di un normale conducente: Ciò che non molti sanno è che ho progettato io la nuova tipologia di volanti quando ero in McLaren. Quando sono arrivato in Mercedes ho ripreso il concetto e tante altre squadre lo hanno copiato”.

“Come ricorderete, i vecchi volanti erano circolari. Adesso invece la parte inferiore della maniglia non si unisce più al resto del dispositivo. Quella parte è stata tagliata. Avrei forte dovuto proteggerlo con il copyright”, afferma Hamilton. “Sono davvero orgoglioso del mio lavoro. Mi piace rendere l’auto più ergonomica”.

Non solo volante, Lewis è intervenuto direttamente anche sulla propria posizione di guida: “Ho disegnato anche il mio sedile per l’abitacolo. Per 10 anni ho utilizzato praticamente sempre quello. Assieme agli ingegneri abbiamo riprogettato poi anche i pedali. Queste sono le cose che amo fare, perché mi permettono di dare sfogo alla mia creatività”, ha concluso.

 

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Foto: Mercedes